Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

IL M5S CHIEDE LE DIMISSIONI DELL’ON. GULLO (PD) MENTRE SI ATTENDE L’ESITO DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA DEL PD

Messina, 16/03/2013 - La XVII legislatura del Parlamento italiano è iniziata pure per l'on. Maria Tindara Gullo, la parlamentare del Partito Democratico considerata la prima indagata d’Italia, per il coinvolgimento nell’operazione di polizia denominata 'Fake', accusata di avere fittiziamente attestato la proprira residenza per fini elettorali.
L'on. Gullo ha preso parte, come gli altri parlamentari italiani, alle prime tre votazioni alla Camera, fino ad ora inutili ai fini della formazione del Governo nazionale. Ed è da presumere che pure la Gullo abbia votato scheda bianca, secondo l’orientamento del PD, schema Bersani, mentre “tra i democratici - scrive Il Fatto Quotidiano” - la linea Bersani è già un ricordo: Renzi è pronto, D'Alema lavora dietro le quinte, ma il partito rischia l'implosione”.

Intanto ieri a Roma, dopo che la segreteria provinciale di Messina del Partito Democratico aveva sospeso gli iscritti destinatari dei provvedimenti emessi dalla Procura di Patti nell’operazione Fake, la Commissione di garanzia nazionale del Partito Democratico avrebbe dovuto prendere in esame i fatti che coinvolgo l’on. Maria Tindara Gullo. La data fissata era quella del 15 marzo, quando la Commissione presieduta dall'on. Luigi Berlinguer avrebbe affrontato la questione, data non è casuale coincidendo con la convocazione ufficiale del Parlamento italiano.

Ma proprio ieri il Movimento 5 Stelle di Messina, con un comunicato alla stampa, ha chiesto le dimissioni della parlamentare pattese del PD, Maria Tindara Gullo: "Nell’era di internet - scrivono gli esponenti del M5S messinese - viene chiamato “Fake” chi mente su caratteristiche importanti della propria persona: così chi partecipa ad una discussione con elementi di medicina fingendosi medico… o di politica fingendo di fare gli interessi della comunità”.

“Ancora una volta, - si legge ancora nella nota del M5S messinese- Messina è la provincia dei record: delle primarie, nelle quali una delle persone indagate, senza passato politico e proveniente da un piccolo paese (Patti, ndr), raggiunge 11 mila voti; delle politiche, nelle quali la stessa persona viene eletta ed indagata prima dell’insediamento. Non desideriamo accusare nessuno, fermamente convinti che a ciò penserà la magistratura, nella quale riponiamo la nostra completa fiducia; come siamo certi che la colpevolezza viene decretata da più gradi di giudizio”.

“I vertici PD – dicono gli esponenti a 5 Stelle - hanno deciso di commissariare il circolo PD di Patti e di sospendere gli iscritti raggiunti da misure cautelari: ma non hanno sospeso né la neoeletta alla Camera Maria Tindara Gullo, né il consigliere provinciale Luigi Gullo. Vogliamo perciò rivolgerci a loro direttamente, chiedendo a gran voce un sussulto di orgoglio, con il quale rassegnare le dovute dimissioni, per affrontare e risolvere serenamente le vicende che li vedono coinvolti”.

Ricordiamo che l'on. Gullo, pattese di nascita, figlia di Francesco Gullo, ex vice sindaco di Patti e medico, risulta indagata a dal Tribunale di Patti nell’operazione “Fake”, nella quale sono coinvolge 156 persone, 12 delle quali hanno ricevuto provvedimenti restrittivi, 7 agli arresti domiciliari, compreso il padre della deputata.

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