Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

MESSINA. 8 MARZO: INCONTRO CGIL, CONFINDUSTRIA, COMITATO IMPRENDITORIA FEMMINILE E UNIVERSITÀ

Dalle donne del mondo del lavoro una Piattaforma e un Programma condiviso per favorire l’ingresso, la permanenza e la crescita professionale all’insegna della parità
(U.S.Cgil ME) – 08 mar ‘13 – Mettere in relazione i diversi organismi che si occupano di promuovere il ruolo e l’emancipazione delle donne per ottenere risultati concreti.
Questo il primo obiettivo emerso nell’incontro che si è svolto oggi presso la Cgil di Messina tra le rappresentanti del mondo del lavoro, dell’imprenditoria, della cultura e ricerca al quale hanno partecipato la responsabile politiche di genere delle Cgil di Messina, Esmeralda Rizzi, la Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’università di Messina, Mariaenza La Torre; per Confindustria Messina, il Direttore Laura Biason; per l’imprenditoria, il commercio e il lavoro autonomo, la Presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile presso la Camera di commercio, Anita Gioviale.

Dal confronto sono emersi tre punti chiave: l’importanza di forzare sia attraverso meccanismi normativi – le quote, i comitati ad hoc- o attraverso protocolli di intesa la presenza delle donne nei luoghi decisionali per favorire scelte o sistemi paritari; adottare iniziative concrete che favoriscano l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro; mettere in rete le buone prassi e cercare di favorirne la promozione.

“I dati dimostrano come dove sono stati adottati correttivi i risultati ci sono stati. Viceversa il cammino è ancora lungo”, spiega Rizzi.
All’università di Messina, per esempio, su 1318 docenti, 525 sono donne ma se si va a guardare tra gli ordinari la percentuale di donne cala notevolmente, appena 77 su 317. Confindustria segnala che su scala nazionale i Direttori donna sono appena 7, di questi uno a Messina mentre in Cgil, dove esiste da anni una norma a favore delle rappresentanza femminile negli organismi di direzione, le donne non sono mai rappresentate sotto il 40%.

Sul fronte negativo, i numeri descrivono però tutte le difficoltà che incontrano le donne nel mondo del lavoro. Ancora oggi oltre un terzo delle donne lascia il lavoro dopo la gravidanza; il tasso di occupazione femminile in Italia è agli ultimi posti d’Europa (48%) mentre quello della Sicilia (28%) si attesta al livello di Paesi culturalmente molto distanti dal nostro sulla parità uomo/donna, come il Pakistan; le donne occupano circa il 20% dei posti direzionali; il 76% del lavoro di cura o familiare ricade sulle donne.
“Per cambiare le cose occorrono interventi concreti, collaborazione tra gli organismi che si occupano di promuove la parità uomo/donna e cercare di cambiare la cultura, la mentalità”, hanno osservato concordi le partecipanti alla riunione. Sul versante pratico a Messina per esempio, il Comitato per l’imprenditoria femminile, sta promuovendo l’apertura di una Linea di microcredito dedicata alla imprese femminili; l’università ha ottenuto che il CDA abbia a parità di requisiti una presenza paritaria uomo-donna; Confindustria sta promuovendo tra i propri iscritti l’adozione della Carta per le pari opportunità; la Cgil ha avviato un percorso formativo per giovani iscritte e delegate.

“In un territorio dove mancano i servizi a sostegno della genitorialità, i nidi, il tempo prolungato a scuola o dove il servizio mensa funziona a singhiozzo, la parola conciliazione diventa un’utopia”, ha sottolineato Rizzi che ha spiegato “Per questo tra i nostri prossimi obiettivi ci sarà la realizzazione di una Piattaforma rivendicativa da sottoporre alle amministrazioni dei comuni per chiedere di garantire , anche e nonostante la crisi, quei servizi indispensabili alle famiglie”.

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