Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

DEMOCRATICI RIFORMISTI PER LA SICILIA PRESENTANO UNA MOZIONE SUL TRASPORTO LOCALE

PALERMO, 04/04/2013 - Il gruppo parlamentare Democratici Riformisti per la Sicilia ha presentato una mozione siglata da tutti i suoi componenti, con primo firmatario il deputato regionale Gianfranco Vullo, allo scopo di impegnare il governo a sostenere i concessionari di autoservizi di linea regionali, interessati da una grave crisi dopo i tagli disposti dal precedente governo.
L’atto di indirizzo intende vincolare l’esecutivo del presidente Crocetta ad adottare misure urgenti per garantire lo sblocco dei contributi di esercizio arretrati non ancora erogati agli operatori del settore, senza i quali le aziende rischiano la chiusura. I Democratici Riformisti chiedono inoltre di aumentare gli stessi in misura del 20%, ripristinando la situazione precedente ai tagli del governo Lombardo e di rideterminare i rimborsi per il prezzo del carburante, attualmente pari a meno della metà di quelli applicati nel resto d’Italia. Secondo Vullo, «senza questo intervento, molti imprenditori che garantiscono dei servizi pubblici, saranno costretti a ridurre o addirittura interrompere la loro attività».

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