1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

FALSI CIECHI A PALERMO: IN 3 PERCEPIVANO LA PENSIONE MA CI VEDONO BENISSIMO

Tre falsi ciechi assoluti, che percepivano la pensione di invalidità da oltre 30 anni, sono stati scoperti e denunciati dalla Guardia di Finanza di Bagheria, in provincia di Palermo


Palermo, 18 aprile 2013 - I tre soggetti sono stati individuati a seguito di una analisi avviata dalle Fiamme Gialle della cittadina palermitana, nel quadro di un più ampio progetto investigativo denominato "Fake Blind", con l'acquisizione degli elenchi degli invalidi riconosciuti presso l'I.N.P.S. e dei loro cartellini fotografici presso le anagrafi comunali, cui ha fatto seguito una mirata attività di incrocio con le informazioni contenute nelle diverse banche dati in uso alla Guardia di Finanza.

Questo preliminare screening ha fatto emergere alcune posizioni soggettive connotate da evidenti incompatibilità con la condizione di cecità assoluta, fra cui l'intestazione di automezzi e infrazioni al codice della strada, così come una attiva vita sociale rilevata dai principali social network; è poi seguita una mirata attività di osservazione e di pedinamento, con foto e riprese video, nei riguardi dei soggetti maggiormente sospettati di avere per lungo tempo truffato lo Stato.

Fra questi un cinquantenne che, nonostante risultasse non vedente totale dall'anno 1974, oltre ad avere un profilo Facebook con numerosi fotogrammi comprovanti una vita del tutto normale, risultava intestatario di un auto.

Monitorato per diversi giorni dai Finanzieri, è stato filmato durante frequenti uscite di casa, sempre da solo, mentre passeggiava senza problemi parlando al cellulare e prestando molta attenzione al traffico cittadino; in altre occasioni è stato ripreso e fotografato mentre spazzava il cortile di casa, oppure mentre si recava dal barbiere, ovviamente in totale autonomia.

Infine, in occasione di un ordinario controllo sulla regolare emissione degli scontrini all'uscita da un esercizio commerciale, il soggetto ha anche sottoscritto il verbale redatto dai Finanzieri nei suoi riguardi, quale cliente, senza alcuna difficoltà connessa al suo presunto stato di cecità.

Altra situazione approfondita dalle Fiamme Gialle di Bagheria ha riguardato lo strano caso di due anziani fratelli - un uomo e una donna - ai quali, contestualmente, nel 1988 era stato diagnosticato il medesimo handicap di cecità assoluta, con conseguente concessione degli emolumenti previsti dalla legge per questa invalidità; uno dei due, peraltro, in data anteriore alla certificazione era stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

Anche per i 2 anziani, quindi, è stata avviata una mirata attività di osservazione, durante la quale, tra l'altro, l'uomo è stato ripreso durante le sue assidue frequentazioni del bar della piazzetta, dove si recava per la quotidiana partita a carte con gli amici, ma anche nei frequenti spostamenti verso il tabaccaio o il market, sempre da solo ed ovviamente senza alcun accompagnamento.

La sorella, invece, è stata filmata durante gli spostamenti verso la vicina chiesa, o all'uscita dell'alimentari mentre portava le borse della spesa verso casa, o mentre, trovandosi sul marciapiedi del centro cittadino, schivava un passeggino lamentandosi poi nei confronti della madre che lo conduceva per non averle ceduto il passaggio.

I due fratelli falsi ciechi si guardavano bene dal riscuotere personalmente i sussidi mensili e, per questo, avevano formalmente delegato al ritiro della pensione presso gli sportelli bancari, alcuni familiari.

Complessivamente, la truffa posta in essere dai tre soggetti, tutti denunciati alla Procura della Repubblica del Tribunale di Termini Imerese per il reato di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, ha provocato allo Stato, negli anni, un danno per oltre 520.000 Euro.

In seguito alla denuncia della Guardia di Finanza, il magistrato che ha coordinato le indagini, il Sostituto Procuratore, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale, l'emissione di specifico decreto di sequestro preventivo sui beni dei tre soggetti.

I finanzieri della Compagnia di Bagheria hanno quindi dato immediata esecuzione al provvedimento del giudice, procedendo al sequestro di un'autovettura, 5 terreni, 4 depositi bancari e 2 conti correnti, riferibili ai tre responsabili.

Contestualmente, è stato notificato all'I.N.P.S. di Palermo il provvedimento emesso dall'Autorità Giudiziaria per la sospensione del pagamento degli emolumenti pensionistici e dei relativi sussidi di invalidità. Guarda il video

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