Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

LA PALLAVOLO MESSINA PERDE AL PALARUSSELLO CONTRO MONTEROTONDO (0-3)

Una partita strana, fortemente influenzata dal grave infortunio occorso durante il primo set ad Eros Saglimbene
Messina, 06/04/2013 - La sfortuna continua così ad accanirsi sulla Pallavolo Messina, presentatasi in campo senza il capitano Nicola D'Andrea (in panchina solo per onor di firma), con Boscaini non al meglio e con Cannistrà rientrante dopo tre settimane.
Nel sestetto iniziale c'è l'opposto calabrese, mentre viene inizialmente risparmiato lo schiacciatore etneo. Dentro Maccarone. L'inizio è equilibrato ma sono gli ospiti a guidare il gioco. Il primo affondo si concretizza con il mini parziale di tre punti che porta Monterotondo dal 9-10 al 9-13. Sul 12-15 entra Boscaini che si fa notare subito con un ace. Il primo tempo di Testagrossa avvicina i padroni di casa ad un punto dagli avversari (14-15), ma stavolta Bosco sbaglia in battuta e si torna in panchina sul 14-16. Monterotondo rientra sul parquet carico e Del Mastro amplia nuovamente il divario. Sul +5 ospite (14-19) Messina reagisce ma si mette di mezzo il destino: Eros Saglimbene firma il 15-19, prima che il match cambi definitivamente.

Lo stesso Saglimbene cade male sulla caviglia e gli arbitri sono costretti a sospendere immediatamente il gioco. L'atleta viene trasportato d'urgenza all'ospedale “Piemonte”, dove gli viene riscontrato un gravissimo trauma distorsivo alla caviglia destra. Fortunatamente, come invece si temeva, non ci sono fratture, ma nei prossimi verranno effettuati ulteriori analisi per verificare l'interessamento dei legamenti. Si torna a giocare in un clima surreale, perché la caduta sembrava avesse generato ripercussioni pesantissime. Entra il giovane Fasanaro ma Messina perde la concentrazione e Monterotondo ne approfitta. L'allenatore-giocatore Spanakis manovra le azioni, trovando a turno Del Mastro, Martinoia e Baccaglia.
Nel secondo set il copione non cambia e non c'è proprio storia. Maccarone prova a limitare i danni ma non basta. L'unico sussulto d'orgoglio per i peloritani arriva sul 15-24, con tre punti in serie che rendono meno pesante il gap. Baccaglia con una schiacciata porta i suoi sullo 0-2.

Il terzo set è il più combattuto. Messina si carica e trova il primo vantaggio del match sul 13-12 con Testagrossa. L'equilibrio la fa però da padrone e al secondo time-out tecnico Monterotondo è avanti grazie alla schiacciata di Di Manno. Gli ospiti sembrano potere prendere ancora una volta il largo: il muro di Martinoia e i colpi di Di Manno determinano il +4 (16-20). Messina però non muore mai e lo dimostra risalendo con rabbia la china, fino a raggiungere la banda di Spanakis sul 22-22. Ci pensa Testagrossa, che poi piazza anche il controsorpasso. Risponde Del Mastro, poi Boscaini si regala il set-ball (24-23) che Cannistrà purtroppo vanifica. Proprio l'opposto calabrese avvia un duello con Di Manno che regala emozioni a raffica. Sul 25-24 targato Cannistrà, Maccarone sbaglia. Monterotondo ha tre occasioni per chiuderla ai vantaggi ma vengono tutte azzerate da Messina, che ci prova sul 29-28: Di Manno si oppone. Sul 31-31 Cannistrà sbaglia, Rossi schiaccia su Maccarone e il match si conclude (31-33).

PALLAVOLO MESSINA-MONTEROTONDO PALLAVOLO 0-3
(18-25 / 18-25 / 31-33)

PALLAVOLO MESSINA: Cannistrà 10, Scimone, Porcello 11, Maccarone 12, Pagliara 2, D'Andrea, D'Anzì, Boscaini 10, Messina (L), Alaimo, Fasanaro 1, Saglimbene 4, Testagrossa 7. All. Rigano
MONTEROTONDO PALLAVOLO: Del Mastro 14, Sablone, Martinoia 7, Spanakis 1, Hoxha, Baccaglia 9, Rossi 7, Mandolini, Armeti (L), Czekiel, Di Manno 21, Paolucci. All. Spanakis

Arbitri: Carbone e Pantalone


L’ufficio stampa

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