Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

“REBUS” DI CARMELO PUGLIATTI: AL MONTE DI PIETA’ DOMANI INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

MESSINA, 19/04/2013 - Domani 20 aprile, alle ore 18, un nuovo appuntamento con l’Arte contemporanea, che conclude il ciclo di eventi proposti dalla Provincia regionale di Messina. Le prestigiose sale espositive del Monte di Pietà ospiteranno fino al 5 maggio 2013 la mostra “Rebus” di Carmelo Pugliatti, figura tra le più interessanti dello scenario artistico messinese.

La manifestazione è promossa dall’assessorato provinciale alle Politiche culturali e organizzata da Saverio Pugliatti, consulente per gli eventi culturali del presidente della Provincia regionale. Inaugura l’assessore provinciale alle Politiche culturali, Giuseppe Crisafulli.
Saranno presenti i curatori Luigi Ferlazzo Natoli, Teresa Pugliatti e Gabriele Blundo Canto.


CARMELO PUGLIATTI: “REBUS”
“L’arte di Carmelo Pugliatti riflette in modo radicale e sincero un percorso insieme introspettivo e riflessivo, frutto di una straordinaria capacità di osservazione. Mai sganciata dal presente (si guardi “Merce di scambio” del 2008, in cui al volto di un migrante è segnato un codice a barre, o il dittico “Ave Maria” del 2011, in cui la Vergine si incarna in una donna afghana), la sua attenzione non lo porta ad evitare i territori più inquietanti del sé e del mondo, bensì a valicarli come un uomo protetto da una coperta bagnata attraversa una foresta in fiamme. Questa sincerità che fa della pittura figurativa il canale privilegiato, si esprime attraverso cicli di indubbia modernità che serbano un sostrato antropologico di grande spessore.

I suoi cicli precedenti, che lo hanno portato, tra l’altro, ad essere scelto per prestigiose iniziative quali “Artissima” (Torino) e “Messina Art Pride” (Padova), coniugano perfettamente l’attenzione alla cronaca ed il filo del sé, facendo della sua arte un pregevole documento di testimonianza del nostro presente e delle sue contraddizioni. La nuova serie dei Rebus si pone in continuità con il percorso precedente ed in qualche modo lo porta al culmine, nell’immensità delle sei tele senza telaio che si offrono come arazzi di morbida, vellutata purezza, nel verde della speranza di qualcuno che risponda alle domande esistenziali e sociali che sono – è questo il gioco – la risposta degli enigmi che implicano e scuotono fortemente lo spettatore”.

(Gabriele Blundo Canto)

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