Ryanair. Sanzione di oltre 255 milioni di euro per abuso di posizione dominante

Sanzione di oltre 255 milioni di euro a Ryanair DAC e alla controllante Ryanair Holdings plc per abuso di posizione dominante.  La società,   in posizione dominante nell’offerta di servizi aerei nazionali ed europei da/per l’Italia, ha attuato una strategia abusiva per ostacolare le agenzie viaggio che utilizzano i voli Ryanair come input per l’offerta di servizi turistici.  Si segnala che nelle seguenti regioni la percentuale di agenzie che sviluppano almeno il 40% del proprio fatturato con Ryanair sono superiori alla media nazionale: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto. 23/12/2025 - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a Ryanair DAC, in solido con la controllante Ryanair Holdings plc, una sanzione di 255.761.692 euro per abuso di posizione dominante, da aprile 2023 ad almeno aprile 2025. Ryanair detiene una posizione dominante nel mercato a monte dei servizi di trasporto aereo di linea pass...

UROLOGIA: UNA GRANDE EMERGENZA SANITARIA IN PROVINCIA DI MESSINA

Messina, 08/04/2013 - Giorgio Ciaccio, deputato regionale siciliano del Movimento 5 Stelle, ha presentato una interrogazione per sapere dal Governatore, Rosario Crocetta, e dall’assessore regionale per la Salute, Lucia Borsellino, di riconsiderare il presidio ospedaliero di Corleone tra le strutture a caratteristiche montana e/o disagiate o con notevole distanza dalle strutture di riferimento ostetrico-ginecologiche più vicine.
“Le distanze minime con Palermo e Partinico – dice Ciaccio nell’interrogazione – oscillano tra i 42 e i 57 chilometri, una enormità per le donne in gravidanza o in procinto di partorire, specie se si pensa che le condizioni delle strade per arrivarvi non sono delle migliori”.

“La deputazione politica messinese all’ARS si faccia carico della grave situazione vigente in provincia di Messina riguardo la dislocazione delle unità ospedaliere di urologia, praticamente presenti solo a Messina città e Taormina”, denuncia Mimmo Mòllica, coordinatore provinciale del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia.

“Una situazione davvero inspiegabile e inaccettabile - precisa Mòllica - se si considera che perfino la ‘parità di genere’ viene in questo caso capovolta. Ostetricia e ginecologia, infatti, compresi i punti nascita, sono reparti diffusi e praticamente presenti in tutte le strutture ospedaliere di Messina e provincia. Non si capisce perciò per quali ragioni l’urologia in provincia di Messina debba essere quella egregia sconosciuta che… sconosciamo. Ovviamente il riferimento della parità di genere è solo una provocazione per fare comprendere come certi squilibri passino sempre attraverso ‘diritti’ negati’. In questo caso viene negato ai ‘maschietti’ dell’intera provincia di Messina il diritto di curarsi, quando si tratti di patologie di pertinenza urologica. Le caratteristiche montana e/o disagiate e le notevoli distanza dalle strutture di riferimento non possono valere solo per i reparti ostetrico-ginecologici”, conclude Mòllica.



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