Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

STRAGE DI CAPACI: GIORNO DELLA MEMORIA SENZA VERITA’ DOPO 21 ANNI

Nella puntata di Unomattina, in onda oggi, giovedì 23 maggio alle 6.45 su Rai1, condotta da Elisa Isoardi e Franco Di Mare, si parlerà di mafia. In collegamento in diretta con l'Aula Bunker di Palermo, ospite il Ministro Angelino Alfano. Seguirà un'intervista a Maria Falcone. In studio interverranno i magistrati Giuseppe di Lello, Alfredo Morvillo e Leonardo Guarnotta, insieme ai giornalisti Saverio Lodato, Lirio Abbate, Giovanni Bianconi, Alfio Sciacca e Francesco Viviano

PALERMO, 23/05/2013 - “Ricordare il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro vuol dire rinnovare l’impegno sia sul versante della lotta alla mafia, sia su quello della ricerca della verità per fare piena luce su tutte quelle ombre che ancora avvolgono la stagione stragista”.
Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, capogruppo in Commissione giustizia al Senato, alla vigilia dell’anniversario della strage di Capaci.

“Sulla strage di Capaci – aggiunge – siamo ancora alle prime verità. Non bisogna arrendersi, non possiamo rinunciare, anzi dobbiamo fare il massimo sforzo. C’è un lavoro giudiziario che deve essere portato a termine e c’è anche un lavoro della Commissione antimafia che deve andare fino in fondo. C’è stata una trattativa già prima di Capaci? Chi insieme a Cosa nostra ha dato il via alla stagione stragista? Chi ha messo le mani nei computer di Falcone pochi giorni dopo la sua uccisione? Sono questi alcuni degli interrogativi che ancora oggi attendono una risposta chiara”.


“Ancora una volta ci apprestiamo a ricordare chi, con la sua morte, ha cambiato la visione che questo Paese aveva della mafia e dello Stato. Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo, dopo 21 anni, vivono nella memoria e nell’impegno di tutti i cittadini onesti. Non è stato però fatto abbastanza per loro. Dopo 21 anni aspettiamo ancora la verità sulle stragi del ‘92 e continuiamo ad assistere agli attacchi cui quotidianamente, anche ad opera di soggetti istituzionali, vengono sottoposti i magistrati in prima linea nella lotta alle mafie, nella ricerca della verità proprio sulla stagione delle stragi.

Soprattutto non mi sembra coerente da parte di chi non manca tutti gli anni di partecipare alle commemorazioni ufficiali. Bisogna decidere da che parte stare, come avevano fatto ben prima del 23 maggio del ‘92 le vittime della terribile strage che ricorderemo domani a Palermo. Io sto dalla parte di chi vuole verità e giustizia e continuerò a sperare che un giorno i segreti di Stato sulle pagine più buie della nostra Storia vengano definitivamente svelati. Questo Paese ha il diritto di sapere”.

Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, che domani parteciperà alle celebrazioni per il ventunesimo anniversario della strage di Capaci. Alle 8.50 sarà al reparto scorte della caserma Lungaro e successivamente all’aula bunker del carcere dell’Ucciardone per la cerimonia istituzionale solenne, alla quale parteciperanno le più alte Autorità.

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