Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

“TRUFFA MICROSOFT”, LE PRIME SEGNALAZIONI DAL CANTON TICINO, MA ANCHE IN ITALIA LE PRIME SEGNALAZIONI

29/05/2013 - Lo hanno segnalato per primi le forze di polizia elvetiche, che hanno illustrato dettagliatamente come avviene un nuovo tipo di truffa, come al solito apparentemente innocuo. Ma in realtà, lo “Sportello dei Diritti” ha ricevuto analoghe segnalazioni anche in Italia del raggiro in questione che ci hanno portato a provvedere a mettere in guardia i cittadini se dovessero capitare fatti simili.
In poche parole, la vittima viene contattata telefonicamente da una persona che sostiene di lavorare per la Microsoft, che a sua volta si sarebbe rivolta all’utente a seguito di una comunicazione ricevuta dai messaggi d'errore provenienti proprio dal pc di questi. Il presunto operatore-malfattore, chiede disponibilità a eseguire manipolazioni sul PC, in modo da scaricare codici, visitare pagine web infettate o procurare un accesso remoto sul sistema operativo Windows. Non è altro che un modo di poter avere libero accesso al computer, dal quale possono copiarne o prelevarne il contenuto.

I truffatori, solitamente, parlano in italiano (con forte accento straniero) o in inglese e dicono di provenire da Stati Uniti, Inghilterra o Australia, lasciando come contatto un numero telefonico proveniente da uno di questi paesi. La scelta delle vittime appare essere casuale.
Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, fa propri gli avvertimenti della polizia svizzera che rilancia sul Nostro territorio nazionale in attesa di analoghe segnalazioni da parte della Polizia Postale italiana, facendo presente che nessuna società o azienda contatta i propri clienti per risolvere un problema informatico, per richiedere informazioni riservate (quali nome utente e password) oppure per avere accesso, in remoto, a un computer. Quindi, la prima cosa da fare se si è contattati da questi fantomatici addetti dell’azienda di Redmond è riagganciare la cornetta.

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