Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

“TRUFFA MICROSOFT”, LE PRIME SEGNALAZIONI DAL CANTON TICINO, MA ANCHE IN ITALIA LE PRIME SEGNALAZIONI

29/05/2013 - Lo hanno segnalato per primi le forze di polizia elvetiche, che hanno illustrato dettagliatamente come avviene un nuovo tipo di truffa, come al solito apparentemente innocuo. Ma in realtà, lo “Sportello dei Diritti” ha ricevuto analoghe segnalazioni anche in Italia del raggiro in questione che ci hanno portato a provvedere a mettere in guardia i cittadini se dovessero capitare fatti simili.
In poche parole, la vittima viene contattata telefonicamente da una persona che sostiene di lavorare per la Microsoft, che a sua volta si sarebbe rivolta all’utente a seguito di una comunicazione ricevuta dai messaggi d'errore provenienti proprio dal pc di questi. Il presunto operatore-malfattore, chiede disponibilità a eseguire manipolazioni sul PC, in modo da scaricare codici, visitare pagine web infettate o procurare un accesso remoto sul sistema operativo Windows. Non è altro che un modo di poter avere libero accesso al computer, dal quale possono copiarne o prelevarne il contenuto.

I truffatori, solitamente, parlano in italiano (con forte accento straniero) o in inglese e dicono di provenire da Stati Uniti, Inghilterra o Australia, lasciando come contatto un numero telefonico proveniente da uno di questi paesi. La scelta delle vittime appare essere casuale.
Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, fa propri gli avvertimenti della polizia svizzera che rilancia sul Nostro territorio nazionale in attesa di analoghe segnalazioni da parte della Polizia Postale italiana, facendo presente che nessuna società o azienda contatta i propri clienti per risolvere un problema informatico, per richiedere informazioni riservate (quali nome utente e password) oppure per avere accesso, in remoto, a un computer. Quindi, la prima cosa da fare se si è contattati da questi fantomatici addetti dell’azienda di Redmond è riagganciare la cornetta.

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