Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

«ARTISTI PER EPICENTRO», XX ESPOSIZIONE NAZIONALE D’ARTE A BARCELLONA P.G.

Barcellona P.G., 03/06/2013 - L’arte ha natura universale e lo sa bene Nino Abbate, il quale in omaggio al citato canone ha inaugurato nel museo «Epicentro», sito nella frazione Gala di Barcellona P.G., il primo evento culturale dell’anno, caratterizzato dall’Esposizione Nazionale d’Arte, giunta alla sua ventesima edizione, cui hanno aderito artisti da ogni parte del mondo con contributi rappresentati in una mattonella della dimensione di 30x30 cm.

All’inaugurazione erano presenti anche in rappresentanza dell’Amministrazione Municipale gli Assessori prof. Lina Panella (Politiche Sociali), dott. Cosimo Recupero (Bilancio e Patrimonio Comunale), dott. Roberto Iraci (Urbanistica, Ambiente e Territorio), che, manifestando ampio consenso, hanno portato il saluto del primo cittadino dott. M. T. Collica. Nell’accogliere i numerosi astanti, Nino Abbate ha sostenuto che quando c’è l’amore per l’arte, c’è anche la passione ed il museo da lui istituito rappresenta la rivincita di ciò che sono state le intemperie e l’azione di chi non ha rispetto verso le manifestazioni dell’animo umano. Egli vuol fare di quel sito culturale un bene appartenente a tutti nonché un punto d’attrazione turistico e per questo spera che dall’attuale Giunta Comunale vi sia un impegno per ottenere finanziamenti orientati ad ottimizzare un luogo di così grande importanza.
L’Assessore Panella ha sottolineato che Gala è un posto di qualificazione per Barcellona così come il museo rappresenta un unicum per l’intera provincia di Messina. Ella ha ricordato l’impegno dell’esecutivo locale ad avere sostenuto Nino Abbate dopo il forte vento di scirocco dello scorso marzo. La collaboratrice della galleria Elisa Calabrò ha lanciato una raccolta fondi imperniata su una quota di sottoscrizione a sostegno della struttura. Il presidente della locale Pro Loco Andrea Italiano ha sottolineato l’importanza della cultura per l’Italia. L’importanza di un museo diventa basilare, poiché serve ad educare le persone a vivere una realtà più illuminata. L’esposizione accoglie oltre mille opere su mattonelle, opera di venticinque artisti di differenti generazioni e linguaggi d’arte ed affermati sulla scena nazionale e internazionale dell’arte contemporanea. La loro espressione è impressa con qualsiasi tecnica, colori e materiali, dalla pittura alla scultura, passando per la ceramica ed il design, fino alla fotografia. L’itinerario espositivo inizia con l’opera di Mino Ceretti, tra i principali esponenti del «realismo esistenziale» nei primi anni cinquanta a Milano. Proseguendo si ammirano le opere di Lia Drei, Francesco Guerrieri, fondatori nel 1963 a Roma dello «sperimentale p».

In rappresentanza dell’architettura italiana vi sono Paolo Portoghesi, promotore dell’architettura postmoderna, Pietro Derossi, fondatore del gruppo «Strum», significativo esponente dell’architettura radicale anni sessanta, Adolfo Natalini, ideatore di «superstudio», Giangiacomo Spadari, rielaborante il linguaggio pop in chiave figurativa politica, Paolo Gubinelli, esprimente un misurato rapporto di cromatismi particolarmente strutturati, Bassiri Bizhan e Anna Guillot coniuganti il linguaggio artistico con quello poetico e letterario, Clara Bonfiglio, partecipe del gruppo «Nuovo Futurismo», Maurizio Cannavacciuolo, Andrea Aquilanti indagante il potere espressivo di elementi minimi, come la luce, l’ombra reale e rappresentata. Paolo Schmidlin, scultore attento alla cura del dettaglio, al limite dell’iperrealismo. Sergio Cascavilla, operante in ambiti creativi diversi, Massimo Uberti, visivo, Francesco Simeti, decoratore dallo stile Liberty, Martina Di Trapani, pittrice onirica, quasi fantastica. Per la fotografia sono presenti scatti di Gian Paolo Tomasi e Rivka Rinn. Il museo può essere visitato tutti i giorni fino al 30 giugno 2013, dalle ore 17.00 alle ore 19.00 e la domenica dalle ore 10 alle ore 12.

Foti Rodrigo

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