Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

LA REGIONE SICILIANA RISCHIA DI PERDERE 600 MILIONI DI FONDI EUROPEI

Palermo, 27/06/2013 - Per evitare di perdere 600 milioni di euro di fondi europei, la Sicilia dovrà spenderne entro dicembre 100 milioni al mese (3,3 milioni al giorno), mentre dall’inizio dell’anno a ora la spesa è stata di 10 milioni mensili. È quanto emerso dalla riunione del Comitato di sorveglianza sullo stato di attuazione del Po-Fesr 2007-2013 che si è svolta a Palermo alla presenza dei dirigenti della Regione e dei componenti ministeriali della task-force.
Da gennaio a giugno, la Sicilia ha certificato 122 milioni di euro, l’obiettivo è di arrivare a 425 a fine ottobre e a 763 entro fine anno.
Rispetto al finanziamento complessivo del programma pari a 4,9 miliardi, la Regione ha finora certificato 1,1 miliardi, pari al 22 per cento, dato superiore di 4 punti rispetto a quanto risulta alla task-force ministeriale. Il differenziale sarebbe determinato da differenti sistemi di caricamento della spesa: la Regione avrebbe infatti calcolato anche gli interventi sui fondi Jessica e Jeremy, che in realtà presenterebbero gravi criticità, ora al vaglio del Comitato di sorveglianza. La Sicilia, comunque, in termini di certificazione della spesa è indietro rispetto ad altre aree d’Europa: nei Paesi sottosviluppati il dato medio è del 30 per cento, mentre quello degli impegni di spesa è del 77 per cento contro il 52 dell’Isola.


In pericolo i fondi dell’Unione europea legati al Po-Fesr 2007-2013. L’assessore Bianchi attacca i dirigenti regionali: “La responsabilità è dei dipartimenti, perché sono stati centrati appena il 20-30 per cento degli obiettivi”.
Sui ritardi nella spesa, l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, punta il dito contro i burocrati regionali. Se il governo Crocetta non ha raggiunto l’obiettivo di spesa previsto al 31 maggio
pari a 1,256 miliardi (60 milioni di euro in meno), spiega, “la responsabilità è dei dipartimenti, perché sono stati centrati appena il 20-30 per cento degli obiettivi”. Secondo Bianchi, il governo ha fatto la propria parte concordando la riprogrammazione della spesa con la task-force voluta dall’ex ministro per la Coesione, Fabrizio Barca, ponendo così le basi per l’accelerazione delle procedure: “Abbiamo davanti tempi strettissimi. Nei prossimi due mesi ci giochiamo una parte molto rilevante del programma comunitario, è necessario un focus sulle modalità di spesa e l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione. La valutazione sui singoli dirigenti si baserà proprio sui risultati conseguiti dai Dipartimenti nella spesa dei fondi Ue”. Ma non è che proprio a questi dirigenti la Regione ha sempre elargito il premio di produzione?

Redazione
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Commenti

  1. Crocetta se non e' contento della burocrazia puo ristrutturarla. Fa scendere tutti da cavallo e chi e' bravo risale.Inoltre lo stpendio dei dirigenti deve essere legato alla funzione ed al raggiungimento degli obbiettivi.

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