Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

MAFIA. SONIA ALFANO: "LUCIA RIINA BENEFATTRICE CON IL SANGUE DI TANTI INNOCENTI”

PALERMO, 5 GIU - “L’ultima trovata è un sito internet per la vendita di souvenir. Questo, ovviamente, non sconvolge nessuno, anzi. Ma se l’iniziativa arriva da Lucia Riina, figlia minore del super ergastolano Totò Riina, la faccenda è diversa. Perchè da chi non ha mai, e dico mai, preso le distanze dagli atroci atti compiuti dal padre, non si può accettare una proposta simile, peraltro travestita da dubbia generosità”.


Sonia Alfano (Presidente della Commissione Antimafia Europea) esprime la sua indignazione in relazione alla recente iniziativa di Lucia Riina, figlia del noto boss di Corleone. Lucia Riina, infatti, ha avviato un’attività di vendita su internet di alcune sue ‘opere’, con la promessa di destinare il 5% dei proventi a ‘Save The Children’.

“E’ un Paese alla rovescia - scrive Sonia Alfano in un suo post sul sito de ‘Il Fatto Quotidiano’ - quello in cui i figli delle vittime innocenti sono costantemente impegnati nella difesa della memoria dei propri cari, spesso infangata e oltraggiata, mentre i figli dei carnefici sottolineano, anche solo tra le righe, di avere la fedina penale pulita. Bisognerebbe che i “figli di mafia” comprendessero che non basta “differenziarsi” dai propri padri criminali, ma anche riconoscere e rinnegare pubblicamente la crudeltà e la disumanità di quegli stessi padri. Pertanto - conclude Sonia Alfano - se Lucia Riina vuole davvero apparire come una benefattrice, lontana dal pianeta criminale nel quale è cresciuta, non basterà devolvere il 5% delle sue vendite ad un’organizzazione come “Save The Children”, che peraltro ha già smentito di avere avuto contatti. Bisognerà che riconosca di provenire da un mondo violento e ingiusto e che rinunci al patrimonio accumulato dalla sua famiglia per mezzo dello spargimento di tantissimo, troppo, sangue innocente. Altrimenti, avrà fatto solo “chiacchiere”. Lei.”.


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