Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

MESSINA. FORESTALI: MANCATA CHIAMATA DEI 1500 LAVORATORI CENTUNISTI E SETTANTOTTISTI

Flai Cgil-Fai Cisl-Uila Uil indicono manifestazione per venerdì prossimo, 7 giugno
Messina, 4 giu ’13 – Venerdì prossimo, 7 giugno, a partire dalle ore 9.00, i segretari provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Giovanni Mastroeni, Calogero Cipriano e Salvatore Orlando, hanno convocato una manifestazione davanti alla sede
provinciale dell’Azienda foreste demaniali per protestare contro il mancato avviamento dei lavoratori forestali centunisti e settantottisti così come invece previsto nell’Accordo siglato in sede regionale tra le OOSS e il Dirigente regionale dell’azienda foreste demaniali.

“L’intesa- spiegano i tre dirigenti sindacali- prevedeva il proseguimento dell’attività dei centocinquantunisti che dal 16 maggio hanno preso servizio e l’avvio entro il 12 di giugno per le altre fasce di lavoratori, i centunisti e i settantottisti appunto”.

La decisione di indire la protesta è scattata oggi, ultima giornata matematicamente utile per avviare tutte le procedure necessarie alle assunzioni dei lavoratori delle due fasce in sospeso – millecinquecento circa- e rispettare la prevista scadenza del 12 giugno.

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil stigmatizzano il mancato rispetto dell’accordo e della tempistica concordata anche alla luce del delle risorse- 150milioni di euro – previste nel bilancio della Regione siciliana per l’attività dell’azienda foreste demaniali per il 2013.

“Con la protesta di venerdì 7, che vedrà il coinvolgimento della Prefettura di Messina alla quale è stato richiesto un incontro, si vuole far emergere come visto l’approssimarsi della stagione calda estiva sia fondamentale l’immediato avvio dei lavoratori per poter realizzare i viali parafuoco nei boschi della provincia e poter scongiurare il rischio incendi. Nel territorio della provincia di Messina caratterizzato da un forte dissesto idrogeologico - sottolineano inoltre i dirigenti sindacali- l’attività dei lavoratori forestali di pulizia e manutenzione contribuisce a prevenire non solo gli incendi ma anche quei fenomeni che purtroppo in passato tanti e gravi danni hanno provocato a persone, cose e attività. Pertanto sollecitiamo l’Azienda regionale a dare rapidamente seguito agli impegni assunti convocando da subito i lavoratori delle due fasce in sospeso e avviandoli al più presto al lavoro”.

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