Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

RETE ABILE PRESENTATA LA NUOVA GESTIONE DEI RIFIUTI IN A.R.O APPLICANDO LA NORMATIVA REGIONALE

San Filippo del Mela, 10/06/2013 - Economia, ecologica ed imprenditoria. Questa la formula proposta dalla cooperativa Rete Abile nella programmazione della gestione integrata dei rifiuti. Il progetto, che sarà presentato in tutti i comuni della provincia, è stato illustrato in anteprima a San Filippo Del Mela. Il piano consentirà ai comuni di applicare con una ben definita organizzazione del ciclo dei rifiuti (che
contribuirà ad aumentare anche la percentuale di raccolta differenziata), la circolare dello scorso maggio, emanata dall’ Assessore Regionale all’ Energia, Nicolo Marino. Le linee d’indirizzo emanate dalla nuova direttiva consentono agli enti locali di potersi costituire in A.R.O (Area di Raccolta Ottimale), nuovo soggetto individuato dalla Regione attraverso il quale i comuni potranno gestire direttamente il servizio di raccolta e spazzamento.

“Gli strumenti organizzativi individuati dalla circolare – ha piegato Luca Barresi ingegnere ambientale della Cooperativa Rete Abile – possono dar vita ad una gestione responsabile ed efficace dei rifiuti. Siamo consapevoli che la formazione di Aree di Raccolta Ottimali e l’applicazione di piani d’Intervento, consentiranno ai comuni con forte senso di responsabilità amministrativa di contenere i costi di gestione e di proiettarsi verso il raggiungimento degli obiettivi ambientali. È giunto il momento che la Sicilia si schiodi da un livello di raccolta differenziata che è tra i peggiori d’Italia. Secondo i dati del rapporto rifiuti 2010 è stata raggiunta una percentuale pari al 3,62 nell’area dell’ ATO Me 2, mentre il 7 per cento nella città di Messina”. Pochi sanno che Il mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata previsti dalla normativa rappresentano un costo che pesa sui cittadini. L’inadempienza oggi è sanzionata con una maggiorazione per il conferimento in discarica. A questa mora si aggiungono gli esosi costi delle sanzioni applicate dall’Unione Europea, che si attestano ad un ammenda giornaliera di 250 mila euro. Un vero e proprio salasso che peserà sulle famiglie. “Diventa dunque indispensabile - ha concluso Marcello De Vincenzo, Presidente della cooperativa Rete Abile - programmare un piano d’intervento che possa abbattere quei costi derivanti da mancati adempimenti.

Per sviluppare l’ economia del territorio, sarà necessario considerare i rifiuti non più uno scarto ma una risorsa. La sostenibilità ambientale ed economica della nostra provincia - ha come punto di partenza i centri di raccolta e le isole ecologiche. Cambiare si può. Abbiamo già testato il piano d’intervento. Nella città di Messina, per esempio abbiamo avviato il sistema della raccolta differenziata a punti. Più ricicli più guadagni. Il cittadino riceve un buona spesa in cambio del materiale differenziato (carta, plastica, alluminio) conferito nell’isola ecologica. Sono stati registrati dati soddisfacenti: quattro mila e cinquecento famiglie e oltre sette mila tonnellate di rifiuti differenziati. Questo piano che può essere applicato in tutti i comuni della nostra provincia può contribuire a contenere i costi della tassa sui rifiuti a carico dei cittadini, ma soprattutto a diminuire le spese di servizio per le pubbliche amministrazioni. Abbiamo tutti gli strumenti, per un civile sviluppo eco sostenibile e trasformare il “problema” rifiuto in un opportunità anche economica”.

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