
Ficarra, 24/07/2013 - Sabato 27 Luglio 2013, alle ore 19.00 presso il Museo del baco da seta, inaugurazione della mostra di Loretta Galvan “Paesaggi incisi” Aqueforti. La mostra rimarrà aperta fino al 7 agosto, orario apertura tutti i giorni dalle ore 9.00/12.00 -16.30/22.00
LORETTA GALVAN di origini venete e precisamente di Bassano del Grappa che lascia per trasferirsi a Capo d’Orlando dove sceglie di vivere e lavorare nel campo della computergrafica con un suo studio di comunicazione creativa.
Dal disegno e la pittura, rivolge la sua passione all’incisione dove la curiosità e la voglia di imparare possono sperimentare all’infinito le migliaia di possibilità tecniche di questa disciplina. "Paesaggi incisi" è il tema di questa esposizione di acqueforti; “incise” su una lastra di zinco per essere poi stampate su un foglio di carta che viene “inciso” dalla pressione del rullo del torchio.
La complessa procedura tecnica con cui sono realizzate queste “stampe d’arte” ripropone gli stessi gesti antichi con cui un tempo, in vecchie botteghe, artigiani esperti trattavano con pazienza lastre, inchiostri, acidi, tarlatane, carte. Oggi come allora a testimoniare l’importanza e la validità del lavoro artigianale che diventa arricchimento interiore e gratificazione personale al di là di ogni speculazione economica.
Ha ottenuto vari riconoscimenti alle manifestazioni cui ho partecipato.
I suoi lavori di grafica e pittura sono presenti in numerose collezioni private e in enti pubblici.
Dice di lei: “Amo il disegno. Certe immagini che incontro quando cammino per una passeggiata in mezzo alla natura, sono poesia pura ed è forse per questo che mi colpiscono più di altre. Alcuni angoli, chiusi nel loro silenzioso abbandono, sembrano raccontare le loro storie e questo mi affascina. Ficarra mi piace molto, per la ricchezza di storia che si percepisce passeggiando tra le vecchie case del borgo antico, per il silenzio che trasmette tranquillità e per la vivacità che si respira e che fa capire come sia amata dai suoi abitanti che non la abbandonano per altri più allettanti siti”.
... Una traccia incisoria che incanta lo sguardo e fa affiorare ricordi intessuti da un percorso umano e poetico in una realtà appena cosparsa da un senso di magico realismo.
Costruisce, attraverso le immagini, ambienti in cui compie un’esperienza percettiva e sensoriale che apre nuovi mondi, scorci fantastici di paesaggi che si ritrovano solo in alcuni angoli del nostro territorio. Una straordinaria esperienza grafica quella della Galvan, gli elementi fisici delle sue rappresentazioni sono talmente autentici da dare l’impressione che, lì, il tempo si sia fermato.
Non ricordo di aver mai sperimentato un simile silenzio ed una tale tranquillità fuoriuscire da una preziosissima stampa, non esiste un solo punto che distoglie l’attenzione osservando le incisioni di Loretta Galvan, tutto comunica con tutto...
Da: “I segni della memoria” di Laura Emiliani
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