Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

FORZA NUOVA ACIREALE: “SIAMO UNA VERA E PROPRIA COLONIA AMERICANA”

Acireale, 10 Luglio 2013 - La sezione acese del movimento politico “Forza Nuova” ha esposto uno striscione contro le commemorazioni che ogni 10 luglio celebrano lo sbarco americano sulle coste siciliane nel 1943.

“Con il nostro striscione intendiamo comunicare alla cittadinanza acese come il nostro paese, a seguito dello sbarco americano sulle nostre coste, si sia trasformato in una vera e propria colonia statunitense. Ne sono la prova, oltre che il permanere delle basi americane sul nostro territorio ledendo il principio di assoluta sovranità nazionale, le continue ingerenze nella vita politica nazionale italiana dei pareri e dei diktat di oltreoceano, nonché la nostra sempre e continua collaborazione alle guerre intraprese dagli americani di volta in volta nelle varie parti del mondo.
Forza Nuova Acireale intende sollecitare i cittadini a documentarsi su ciò che avvenne realmente all’indomani dello sbarco del 10 Luglio 1943 e a vedere sotto luce diversa ciò che oggi viene erroneamente commemorato in un atmosfera, se non proprio di festa, quantomeno positiva. Migliaia furono i soldati siciliani uccisi o tratti in prigionia senza la minima osservanza della qualsivoglia convenzione internazionale in materia di prigionia e nella più efferatezza dei modi. Migliaia furono anche i civili uccisi o catturati senza alcuna ragione ma per il solo motivo di essere italiani o di opporsi alle crudeltà americane. Tantissimi i villaggi bruciati e le donne violentate da coloro i quali oggi usiamo definire con incredibile coraggio come “liberatori”!
Problemi attualissimi come il Muos di Niscemi o i diversi conflitti politici avvenuti nella base aerea di Sigonella altro non sono che il frutto di ciò che avvenne nel 1943, con la nostra totale subordinazione a coloro che oggi usiamo noi definire senza alcun problema come COLONIZZATORI.

Invitiamo i cittadini alla memoria storica dei nostri connazionali, morti per la difesa del nostro paese, e ad una chiara visione degli eventi che hanno coinvolto il sud della nostra nazione, non solo vittima di una violenza che non si ripeteva dallo sbarco dei mille, ma privata, da una classe politica dirigente che oggi commemora lo sbarco e domani manifesta a Niscemi, della più semplice capacità di analizzare obiettivamente i fatti”.

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