Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

MESSINA: TROPPI MENDICANTI E SENZA FISSA DIMORA, LA POLIZIA LI CONTROLLA

La Polizia effettua servizi anti accattonaggio in città
Messina, 11/07/2013 - L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha effettuato ieri mirati servizi volti a contrastare il fenomeno dell’accattonaggio tra le vie più trafficate del centro cittadino. Fra gli stranieri che ogni giorno presidiano i semafori degli incroci cittadini gli agenti delle Volanti hanno fermato e sottoposto a controllo 6 cittadini stranieri, tra cui 4 di origini rumene e due provenienti dall’India.
I cittadini romeni, di cui un uomo e tre donne, sono stati fermati ed identificati mentre chiedevano l’elemosina in via Garibaldi e sul viale Europa.

I due cittadini indiani fermati in via Cesare Battisti, entrambi in Italia senza fissa dimora, sono stati denunziati in stato di libertà. Uno dei due, dai controlli effettuati, è risultato inottemperante al provvedimento emesso nel gennaio dello scorso anno dal Prefetto di Reggio Calabria, con il quale gli era stato intimato di lasciare il Territorio dello Stato,. L’altro invece è stato denunziato per il reato di clandestinità e per aver fornito false dichiarazioni sulla propria identità personale, infatti nel corso del controllo, grazie ai rilievi dattiloscopici, è emerso che più volte in passato aveva fornito generalità diverse durante accertamenti fatti da altre forze di Polizia.

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