Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

MESSINA: TROPPI MENDICANTI E SENZA FISSA DIMORA, LA POLIZIA LI CONTROLLA

La Polizia effettua servizi anti accattonaggio in città
Messina, 11/07/2013 - L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha effettuato ieri mirati servizi volti a contrastare il fenomeno dell’accattonaggio tra le vie più trafficate del centro cittadino. Fra gli stranieri che ogni giorno presidiano i semafori degli incroci cittadini gli agenti delle Volanti hanno fermato e sottoposto a controllo 6 cittadini stranieri, tra cui 4 di origini rumene e due provenienti dall’India.
I cittadini romeni, di cui un uomo e tre donne, sono stati fermati ed identificati mentre chiedevano l’elemosina in via Garibaldi e sul viale Europa.

I due cittadini indiani fermati in via Cesare Battisti, entrambi in Italia senza fissa dimora, sono stati denunziati in stato di libertà. Uno dei due, dai controlli effettuati, è risultato inottemperante al provvedimento emesso nel gennaio dello scorso anno dal Prefetto di Reggio Calabria, con il quale gli era stato intimato di lasciare il Territorio dello Stato,. L’altro invece è stato denunziato per il reato di clandestinità e per aver fornito false dichiarazioni sulla propria identità personale, infatti nel corso del controllo, grazie ai rilievi dattiloscopici, è emerso che più volte in passato aveva fornito generalità diverse durante accertamenti fatti da altre forze di Polizia.

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