Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

MILAZZO – VALLE DEL MELA: PARCO URBANO AREA TRIBÒ PROGETTO UTILE AL TERRITORIO

Milazzo, 12/07/2013 - Apprendiamo dagli organi di stampa, che la Regione Siciliana, vuole rivedere il finanziamento per la realizzazione del progetto: “Sistema integrato per il monitoraggio e la riduzione del carico inquinante finalizzati al miglioramento della qualità dell’aria in zona dichiarata ad elevato rischio ambientale” che prevede l’acquisto di centraline di monitoraggio
ambientale, la sistemazione di una vasta area interposta tra lo stabilimento industriale della Raffineria di Milazzo e il centro abitato con realizzazione di un parco urbano tematico, con sistemazione e mantenimento in sito dei reperti archeologici in atto presenti nel sottosuolo e piantumazione di essenze arboree autoctone ad elevata capacità di assorbimento di CO2. Il progetto prevede inoltre la ristrutturazione di due edifici di cui uno destinato ad ospitare uffici dell’Arpa dotandoli anche degli strumenti necessari per la loro opera di controllo e vigilanza ambientale.
Non riusciamo a comprendere perché la Regione Siciliana vuole rivedere il finanziamento – dichiara Peppe Maimone, presidente del Coordinamento e dell’Associazione ADASC.

Ci viene da sorridere pensando agli “articoloni” giornalistici sui fondi europei non spesi e che le somme devono essere restituite alla Comunità Europea, visto che questo progetto è stata già finanziato con fondi europei. Riteniamo utile il progetto perché sono state “sottratte” delle aree alla Raffineria di Milazzo, evitando anche ulteriori espansioni, la realizzazione, anche se di piccole proporzioni, di un sistema di monitoraggio ambientale per la qualità dell’area, la realizzazione di una sede dell’ARPA Sicilia sul territorio (utile in caso di eventi straordinari es. 22 novembre 2011), ed il recupero di reperti archeologici.
Ricordiamo a noi stessi che il decreto assessoriale del 5 settembre 2006 (Assessorato Regionale alla Salute) sul nostro territorio non è stato mai applicato!!
Auspichiamo l’immediato intervento del governo regionale al fine di evitare che questo progetto non possa essere realizzato.

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