Trasporto merci pericolose in Sicilia: garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre un punto di equilibrio

Trasporti merci pericolose: CNA Fita Sicilia, un tavolo per risolvere le criticità. Un tavolo tecnico per risolvere le criticità sollevate dalle aziende che si occupano del trasporto di merci pericolose in Sicilia. “Siamo consapevoli della necessità di garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze e la continuità operativa dei trasporti essenziali”. Palermo, 12 aprile 2025 – È questa la proposta avanzata dalla CNA Fita Sicilia che ha registrato la disponibilità del Presidente della IV Commissione, on. Carta, dell’assessore alla mobilità, On. Aricò, del Presidente del CAS, avv. Filippo Nasca (nella foto) , e del suo direttore, dott. Fazio. Una delegazione della CNA Fita Sicilia, composta da Saro Tumino, Giorgio Stracquadanio, Daniela Taranto e Francesco Lombardo, è stata ricevuta dalla IV Commissione Ambiente, dell’Assemblea Regionale Siciliana dalla Territorio e Mobilità. Durante l’audizione, la CNA Fita ha illustrato le gravi cr...

PALERMO: SGOMINATA UNA BANDA DI RAPINATORI "INTERSCAMBIABILI” E VIOLENTI, 18 ARRESTI

Una banda di rapinatori "interscambiabili" a seconda degli obiettivi scelti di volta in volta è stata scoperta a Palermo dalla Squadra mobile del capoluogo siciliano che stamattina ha arrestato 18 persone nell'operazione "Noxae". Per tre di essi sono stati disposti gli arresti domiciliari

Palermo, 10/07/2013 - L'indagine ha fatto luce, grazie anche alla collaborazione di tre importanti componenti del gruppo, su una serie di rapine violente compiute tra il 2009 e il 2011. Nel mirino del gruppo criminale c'erano soprattutto negozi, farmacie, supermercati, tabacchi e gioiellerie, ma anche anziani e disabili.

Tra le altre rapine ricostruite, quelle a un'impiegata amministrativa della clinica "Orestano", rapinata di circa mille euro, a un distributore di benzina di viale Regione Siciliana, che fruttò circa 40 mila euro, a un disabile in carrozzina, aggredito in casa e derubato di 3 mila euro, a una coppia di anziani che avevano prelevato al bancomat e furono seguiti fin nella loro abitazione, a tabaccherie, farmacie, supermercati e altre gioiellerie, tra le quali la "Basile" con un bottino di 400 mila euro di gioielli.

All'interno del gruppo, posizioni di vertice erano occupate da Giuseppe Anzalone, di 34 anni, Mario Gebbia di 36 e da Marco Aiello di 24. I tre erano capaci di programmare assalti e reclutare complici a seconda delle "esigenze" del colpo.
La quantità e la natura degli obiettivi scelti hanno dimostrato un'alta capacità di infiltrazione della banda che, grazie ad una vasta rete di amicizie e conoscenze, è riuscita, in ogni circostanza, ad apprendere particolari utili a compiere gli assalti.
Fondamentale quindi è stato l'apporto di insospettabili basisti. È il caso della rapina al responsabile di una nota ditta di catering rapinato dell'incasso di un banchetto matrimoniale, grazie alle utili informazioni assunte da un insospettabile cameriere.

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