Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

PARCO DEL FIUME ORETO, IL TERRITORIO RISCHIA DI ESSERE EROSO DA ATTIVITÀ EDILIZIA E DI TRASFORMAZIONE INCONTROLLATE

Non occorre richiamare il valore evocativo che l’espressione “Parco del Fiume Oreto” suscita in tutti gli abitanti della Valle
Palermo, 5 Luglio 2013 - Forse non c’è persona comune o amministratore che abbia mai manifestato opinione contraria a questa istituzione.
Possiamo dire che gli abitanti delle diverse comunità che si affacciano su questa valle fondano il loro principio identitario sul fiume che tutti li accomuna. Lo dimostra anche il fatto che l’Università di Palermo ha dedicato e dedica molta attenzione a
questo territorio, con studi e monitoraggi delle acque del fiume, con studi sulla flora e la fauna della “Conca
d’Oro”, con infinite proposte affidate da oltre trenta anni ai laureandi nelle diverse discipline per delineare
un uso del territorio che corrisponda alle diverse aspettative dei suoi abitanti. Evidente anche che avere
tutelato solo il fiume, con il riconoscimento come SIC (ITA 020012) solo del suo alveo o poco più, non è
sufficiente a dare corpo alle aspettative dei cittadini che vorrebbero conservare per sé stessi e i loro figli un
paesaggio unico, oggi maltrattato e imbrattato e a forte rischio di scomparsa.

Il tormentato percorso per arrivare alla costituzione del Parco, iniziato concretamente nel 2002
con la presentazione dello studio di Ecosfera, è fermo oggi alle sottoelencate decisioni prese nel 2011 dal
Tavolo Tecnico convocato dal Comune di Palermo (a cui hanno partecipato le amministrazioni comunali
interessate, la Provincia, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, la Sovrindenza e una
rappresentanza delle Associazioni):

La perimetrazione del Parco che comprende l’intero bacino imbrifero
La richiesta fatta all’Assemblea Regionale, nella precedente legislatura, di
introdurre un emendamento alla legge 98/81 che riconoscesse anche nella nostra
regione Parchi non solo naturalistici ma anche Parchi locali di interesse
sovracomunale (cosiddetti PLIS) con valenze storico-culturali-paesaggistiche oltre
che naturali.

Ricordiamo che lo studio Ecosfera, a cui ha collaborato anche la nostra Associazione, completo
nelle analisi e nelle proposte, già prevedeva un territorio che nella sua unità comprendesse diverse
esigenze di tutela, di rinaturalizzazione e di recupero con un diverso grado di fruizione del territorio.
Pertanto le diverse proposte sino ad allora fatte, sia dai Comuni che da diverse parti politiche e che si
richiamavano alla legge 98/81, non poterono ottenere soddisfazione in quanto l’area così individuata non
ha nel suo insieme le caratteristiche richieste dalla legge. Alleghiamo una copia sia dell’area perimetrata sia
dell’emendamento (bozza in ns possesso).

Ora siamo a conoscenza che è stato presentato nei mesi scorsi all’ARS il ddl 376 (allegato) che
propone il riconoscimento dei Parchi Locali sulla falsariga dell’emendamento di cui sopra. La riteniamo una
opportuna iniziativa per riprendere questo lungo cammino, nella speranza che finalmente si concretizzi il
sogno di centinaia di migliaia di cittadini. Ricordiamo le 70.000 firme di studenti, che chiedevano di vedere
realizzato il Parco del fiume Oreto, raccolte da Fiumara d’Arte e presentate all’Assemblea il 14 maggio
2010 tra applausi e adesioni di tutte le amministrazioni interessate, pertanto:

Chiediamo agli enti in indirizzo:
1. di sensibilizzare e di collaborare con l’Assemblea Regionale per avere finalmente anche in
Sicilia lo strumento legislativo che consenta la nascita dei Parchi Locali di interesse
sovracomunale per tutelare aree che mantengono intatto il loro valore solo nella loro
unità paesaggistica;
2. di riconvocare il Tavolo Tecnico per continuare il lavoro intrapreso, anche con la
collaborazione dell’Università di Palermo e della Sovrintendenza, al fine di concordare gli
opportuni team per definire i diversi aspetti che riguarderanno la futura gestione del
Parco: aree da tutelare (al di fuori delle zone SIC/ZPS comprese nel perimetro) e livello di
tutela, soprattutto aree naturali o a forte valenza paesaggistica; aree da risanare , come
scarichi fognari diretti nel fiume; aree di valenza storico-culturale da valorizzare;
rinaturalizzazione del fiume, soprattutto nel suo percorso finale; percorsi di fruizione da
parte dei cittadini, ecc.

Consapevoli anche che il percorso per arrivare alla concreta istituzione del Parco non può essere
breve e che il territorio ipotizzato come afferente al Parco, come detto sopra, è privo in atto di qualsivoglia
protezione e rischia di continuare ad essere eroso da un’attività edilizia e di trasformazione che gli
strumenti urbanistici vigenti nei Comuni interessati non sono idonei a controllare, vanificando l’obbiettivo
dell’istituzione del Parco, riteniamo urgente e prioritario che l’intero territorio del bacino imbrifero dell’Oreto, con esclusione dei centri urbani, venga tutelato attraverso un “vincolo paesaggistico” che
consenta il controllo sistematico di tutte le attività di trasformazione del territorio fino all’adozione di un
adeguato strumento progettuale coerente con le finalità istitutive del Parco. Il primo impegno del Tavolo
Tecnico dovrà essere quella di incaricare la Soprintendenza ai BB.CC.AA, unica autorità individuata come
competente, ad emanare i necessari provvedimenti per l’adozione del sopra detto “vincolo
paesaggistico”.

WWF Palermo ONLUS
Il presidente
............Foto su: http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&docid=_3iXnvhNKNK5eM&tbnid=71dRDbqW35zaUM:&ved=0CAQQjB0&url=http%3A%2F%2Fwww.ilgiornaledellarchitettura.com%2Farticoli%2F2010%2F3%2F103393.html&ei=LbXWUdLMF4XeOrmrgMAF&bvm=bv.48705608,d.ZWU&psig=AFQjCNGx6qymZ7-6f8BiYF6uygsImtmmfQ&ust=1373111966785259

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