Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

RECUPERO CREDITI: QUANDO LA RICHIESTA DIVENTA MINACCIA


Con la morsa della crisi, che si fa più stringente, sono in aumento le segnalazioni che Confconsumatori riceve da parte dei cittadini vessati da continue e indebite richieste da parte di società di riscossione: citazioni a un foro diverso da quello del consumatore (e, dunque, non valide), richieste basate su documentazione incompleta o relative a crediti già prescritti, oppure solleciti effettuati con modalità sospette e poco chiare, ecc. Confconsumatori, fa appello ai cittadini perché segnalino alle sedi dell’associazione i comportamenti scorretti o aggressivi, affinché possano essere portati all’attenzione dell’Autorità Garante

Parma, 26 luglio 2013 – Quando la richiesta diventa minaccia il consumatore può alzare la testa e difendersi segnalando il comportamento scorretto della società di recupero crediti. Con la morsa della crisi che si fa più stringente sono in aumento le segnalazioni che Confconsumatori riceve da parte dei cittadini vessati da continue e indebite richieste da parte di società di riscossione: citazioni a un foro diverso da quello del consumatore (e, dunque, non valide), richieste basate su documentazione incompleta o relative a crediti già prescritti, oppure solleciti effettuati con modalità sospette e poco chiare, ecc.

Oggi non tutti sanno che è possibile rivolgersi alle associaizioni dei consumatori ed effettuare una segnalazione gratuitamente, tramite l’associazione o direttamente all’Antitrust. Una novità rispetto al passato riguarda le microimprese che, in virtù del Decreto Monti 1/2012 godono della stessa tutela dei singoli consumatori di fronte a pratiche sleali. Per cui, l’invito di Confconsumatori alla segnalazione è aperto ai cittadini e alle microimprese che subiscono un comportamento vessatorio.

IL CASO - Poco più di un mese fa, grazie alle numerose segnalazioni raccolte da , l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato l’impresa individuale Consuelo Paravati, in provincia di Cosenza, che da almeno un anno bersagliava i consumatori con atti di citazione presso sedi diverse da quelle competenti per intimorirli e indurli a pagare debiti ormai prescritti da tempo o inesistenti. Con quello contro la Paravati sono già tre i provvedimenti deliberati dall’Antitrust negli ultimi sei mesi per contrastare una pratica considerata aggressiva dal codice del Consumo, perché basata sulla minaccia di promuovere un’azione legale manifestamente temeraria o infondata.

«L’azione di un’associazione come la nostra – spiega Mara Colla, presidente nazionale di Confconsumatori – è fondamentale per portare all’attenzione dell’Autorità Garante le numerose pratiche aggressive e ingannevoli di cui sono vittima, oggi più di ieri, i consumatori alle prese con la crisi economica. Il caso della Paravati dimostra che è possibile colpire in maniera efficace i comportamenti indebiti e scorretti, ma occorre la collaborazione di tutti: facciamo, perciò, appello ai cittadini affinchè segnalino i comportamenti vessatori delle società di riscossione alle nostre numerose sedi sul territorio ».



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