Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

“IL PD PRONTO A TUTTO" SE BERLUSCONI… ROMPE

Intervista a Guglielmo Epifani di Simone Collni su L'Unità del 3 agosto 2013
04/08/2013 - Un`eventuale richiesta di grazia? «Il Presidente della Repubblica sia tenuto fuori da queste vicende e si evitino pressioni inaccettabili e istituzionalmente scorrette». Il Pdl che ragiona sulla strada migliore per andare a nuove elezioni? «Si sta assumendo una responsabilità pesante verso i cittadini».
E la richiesta del centrodestra per una riforma della giustizia?

«Il programma è quello esposto da Letta in Parlamento. Quello per noi è l`ambito delle scelte possibili. Il resto non esiste». È sera e Guglielmo Epifani si sposta da una Festa del Pd all`altra, tra Modena e Reggio Emilia. Da Roma arrivano indiscrezioni sull`incontro tra Berlusconi e i parlamentari del Pdl. Tutte di segno negativo. E il segretario del Pd non esita un attimo a dire: «Noi siamo pronti a tutto».


Ma prima un passo indietro. A Bologna, di mattina. Altro clima, altri discorsi. «Qui si tocca con mano che c`è un`altra Italia, seria, laboriosa, determinata, attaccata alle istituzioni anche, e che chiede giustizia e verità».
Epifani è alla commemorazione della strage di 33 anni fa alla stazione centrale. Gli viene da fare il raffronto con le questioni di cui si discute da ventiquatt`ore. Poi torna a pensare alla «forza di questa comunità», qui sotto le Due Torri. «La stessa compostezza l`ho avvertita ai funerali delle vittime del bus, a Pozzuoli, città piegata dal dolore ma molto composta. Quello che lega i due fatti è la presenza di due comunità vere. E questo mi fa dire che il Paese potrebbe davvero essere una grande comunità se solo riuscisse a superare il
grande nodo tra politica e giustizia che ci trasciniamo dietro da troppi anni.

Abbiamo bisogno di un`altra aria, sarebbe importante per riannodare i fili tra la politica e i cittadini».
La sentenza della Cassazione sul processo Mediaset può consentire di voltare pagina, onorevole Epifani?
«Si chiude un ciclo, è probabile che si apra una fase nuova. La condanna definitiva di Silvio Berlusconi è sicuramente una vicenda di grande rilevanza, uno spartiacque. Lo è per lui, per il suo partito, ma soprattutto per il Paese. Le conseguenze non sono tutte prevedibili. Una parte riguarderà le scelte che
verranno compiute nel campo del centrodestra, la sua riorganizzazione. Una parte riguarderà invece i riflessi che ci saranno nell`equilibrio e nell`azione di governo».
Il Pdl è intenzionato a chiedere la grazia a Napolitano per Berlusconi.
«Bisogna tenere fuori il Presidente della Repubblica da queste vicende. Simili pressioni non sono accettabili. E sono istituzionalmente scorrette».
E se fosse un modo per ottenere una riforma della giustizia? Il Pd è pronto a lavorare in questo senso?
«La riforma della giustizia non è prevista nelle riforme istituzionali, e non a caso. Per quanto riguarda il programma di governo, l`impegno è ad attenersi alle cose dette da Letta in Parlamento. Quello per noi è l`ambito delle scelte possibili. Il resto non esiste».
Incontrando i parlamentari Berlusconi ha parlato della necessità di trovare la strada migliore per arrivare a elezioni: cosa vorrebbe dire?
«Qualora avesse detto questo, vuol dire che romperebbe quel patto contratto con gli italiani al momento di creare un governo di servizio. Berlusconi non è uno che si rassegna ma si rende conto della difficoltà del passaggio. È necessario tenere distinti i due piani non perché non ci sia una relazione, perché è evidente a tutti il peso politico di Berlusconi. Però non possiamo immaginare una vita politica contrassegnata, dipendente da vicende giudiziarie. Finiremmo altrimenti per non riconoscere alcuna autonomia alla sfera della politica e della rappresentanza».

Ma rimanendo al caso specifico: cosa può succedere se il Pdl dovesse cercare lo scontro?
«C`è da capire se ha deciso di cambiare atteggiamento rispetto a quello avuto finora. Torna il Pdl che vuole sfasciare tutto? Oppure la sua è una forma di pressione? In ogni caso il Pdl si sta assumendo una responsabilità pesante verso i cittadini. Per quel che ci riguarda noi siamo pronti a tutto. Siamo pronti
a sostenere il governo di servizio e potremmo essere pronti ad altro, perché non possiamo non vedere che le fibrillazioni rendono più incidentato il percorso e l`azione di governo e anche il rapporto tra Pd e Pdl. Noi abbiamo la coscienza a posto e non temiamo nulla se non la crisi del Paese e le sue conseguenze».
Un governo che deve andare avanti, un pezzo di maggioranza che minaccia: come se ne esce?

«Da un lato dobbiamo tenere fermo l`impegno assunto con il Paese, dall`altro capire che c`è un quadro che cambia. Per questo chiederò un soprassalto di incisività nell`azione di governo. Letta dovrà tirare i fili della funzione di governo in una fase difficile per la vita del Paese».

Quindi il governo deve accelerare sulle misure economiche e le riforme?

«Intanto, mi viene da dire, per fortuna abbiamo accelerato noi l`iter della riforma elettorale, perché dobbiamo mettere in ogni caso in sicurezza il sistema. E da settembre questo sarà un fronte importante
della nostra iniziativa. Dopodiché, avendo di fronte a noi scadenze importanti, il patto di stabilità, gli impegni europei, un autunno in cui rischia di aumentare la disoccupazione e aggravarsi la crisi industriale, avremo bisogno di dare più risposte, di essere più concreti nell`azione di governo. A questo punto è necessario trovare un sovrappiù di capacità di risposta di fronte a problemi del Paese. Questa sarà la vera
sfida e il vero terreno di prova».
Più di un commentatore, guardando anche al vostro dibattito interno, sostiene che la condanna di Berlusconi creerà più problemi al Pd che al Pdl...

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