Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

PARENTOPOLI SICILIA: LA DIFFERENZA TRA IL DIRE E IL FARE: FORSE DECADE IL DDL IN COMMISSIONE ARS

Palermo, 31/07/2013 - "Mostrando ancora una volta la grande differenza fra il dire e il fare, il Governo non si è oggi presentato ai lavori della I Commissione dell'ARS che avrebbe dovuto mettere fine alla discussione del DDL contro parentopoli. La Commissione non ha potuto che prenderne atto, rimandando ancora una volta il tutto e determinando forse la morte del provvedimento".
Lo dichiara Vincenzo Figuccia, vice presidente del Gruppo del PdS-MpA all'ARS che ha oggi partecipato ai lavori della Commissione Affari Istituzionali dell'Assemblea.

"Se qualcuno aveva ancora dubbi, oggi si è finalmente e definitivamente chiarito che il Governo, dopo tanto baccano e tanti annunci, vuole lasciare le cose come stanno, senza alcuna norma per limitare parentopoli e amiciopoli. Anzi, se possibile, farà di tutto per allentare le già precarie maglie."

"Nei giorni scorsi - ricorda Figuccia - avevamo presentato proposte semplici e chiare: divieto di affidare incarichi a parenti; obbligo di attingere per gli incarichi a degli Albi di persone con competenze, curricula ed esperienze specifiche per settore; obbligo di scelta dei Revisori dei Conti con il metodo del sorteggio e sulla base di un Albo. Evidentemente però queste proposte erano talmente semplici e chiare che qualcuno, a partire dal Governatore e dai suoi accoliti, non avrebbe potuto respingerle senza perdere la faccia.

Allora l'escamotage apparentemente tecnico del rinvio in Commissione prima e dell'assenza del Governo dopo, si mostrano per quello che sono: evitare che l'Assemblea approvi qualsiasi norma per mettere ordine nella giungla delle nomine e continuare invece ad andare avanti senza alcun controllo parlamentare."

Commenti