Giornata internazionale delle disabilità: ciascuno di noi può fare la Sua parte

Una Giornata dedicata alla sensibilizzazione sul tema della disabilità. Ciascuno di noi può fare la Sua parte per consegnare alle generazioni future una comunità che collabori all' integrazione e alla socializzazione della persona con disabilità, del caregiver e della famiglia tutta.  Messina, 3 Dicembre 25 - Giornata internazionale delle persone con disabilità. Si tratta di una giornata dedicata alla sensibilizzazione riguardo al tema della disabilità. Ciascuno di noi può fare la Sua parte per consegnare alle generazioni future una comunità che collabori all' integrazione e alla socializzazione della persona con disabilità, del caregiver e della famiglia tutta. Dobbiamo migliorare la nostra attitudine a ri- creare una società con valori concreti e forti, quali la solidarietà, l' empatia, la gentilezza. Dobbiamo farlo in famiglia, a scuola, al lavoro, in ogni gruppo di persone. Basta davvero poco, basta l' impegno e la serietà, di ciascuno. Basta non parcheggiare in mod...

RINASCE IN SICILIA IL VINO DEI ROMANI

L’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Cnr di Catania promuove un progetto di archeologia sperimentale per riprodurre la filiera enologica secondo i dettami di agronomi ed enologi latini
Roma, 21 agosto 2013 - Verificare sperimentalmente e tradurre in pratica le antiche tecniche romane di produzione del vino: dal prelievo delle talee fino alla vendemmia, passando per lo scavo delle fosse e l’utilizzo di strumenti antichi ricostruiti.
Questo l’obiettivo del progetto ‘Archeologia del vino in Italia: un esperimento siciliano’ varato dall’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibam-Cnr) in collaborazione con la cattedra di Metodologie, cultura materiale e produzioni artigianali nel mondo classico dell’Università di Catania. L’esperimento tenterà di riprodurre nella Sicilia moderna un vigneto seguendo in maniera fedele le ‘istruzioni’ contenute nei testi romani dal I secolo a.C. al II d.C.: in particolare il secondo libro delle ‘Georgiche’ di Virgilio e il ‘De Agricultura’ di Columella.
“Leggendo e interpretando le informazioni contenute nelle fonti latine si è guidati ‘passo passo’ nell’esecuzione dei lavori in vigna”, spiega il direttore dell’Ibam-Cnr, Daniele Malfitana.

“Lo scopo dello studio è duplice: da un lato verificare la fattibilità dalle istruzioni degli agronomi antichi, dall’altro comprendere se queste conoscenze tecnico-pratiche possano essere utili nella viticoltura moderna, anche mediante confronti etnografici tra gli strumenti descritti e utilizzati dai romani e le metodologie e tecniche in uso fino a poco tempo addietro. L’obiettivo è infine la comparazione dei risultati sperimentali con quelli delle indagini archeologiche condotte nell’Italia continentale e in Sicilia”.

Le conoscenze acquisite consentiranno una maggior comprensione e valorizzazione del vino siciliano come filiera produttiva e prodotto finito. “Grazie alle istruzioni di Columella è stato possibile ricostruire, ad esempio, la ‘cicogna’, strumento utilizzato dai proprietari terrieri per verificare che i lavori di scasso preparatorio per la piantumazione delle vigne fossero ben eseguiti dai contadini”, prosegue Mario Indelicato, esecutore del progetto. “La fonte è stata chiara anche indicando nelle foglie di canna e di ginestra il materiale più opportuno per legare le viti novelle al tutore: conoscenze e pratiche oggi destinate a scomparire nelle campagne siciliane e italiane”.
“L’area piantumata giungerà, nell’arco di un quinquennio, a circa 5000 mq. La prima produzione utile per la vinificazione, dalle viti piantate la scorsa primavera, è prevista entro quattro anni: il primo raccolto ‘sperimentale’ dovrebbe aggirarsi sui 100 kg. di uva e 70 litri di vino, raddoppiabili già dall’anno successivo fino a una previsione di raccolto ottimale di circa 50 quintali per l’estensione completa del vigneto”, conclude Malfitana, che è anche titolare della cattedra di Metodologie, cultura materiale e produzioni artigianali presso l’Università di Catania e coordinatore del programma, che rilancia precedenti esperienze condotte in Francia e conta sul supporto dell’Assessorato all’agricoltura della Regione Siciliana, che ha messo a disposizione le viti della collezione ampelografia dell’Uos 2 di Marsala. “Un’occasione interessante di sperimentazione didattica che pone l’archeologo nelle condizioni di passare dalla teoria alla pratica”.

La scheda:
Chi: Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibam-Cnr), cattedra di Metodologie, cultura materiale e produzioni artigianali nel mondo classico dell’Università di Catania, con il supporto dell’Assessorato all’agricoltura della Regione Siciliana.

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