1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

S. AGATA MILITELLO, COMPAGNI DI SCUOLA DEL ’60: "TI SEI SALVATO O SEI ENTRATO IN BANCA PURE TU?"

S. Agata Militello (Me), 24/08/2013 - Al Ristorante “La Risacca” del Lungomare santagatese, lunedì 19 agosto 2013, a cinquantatre anni di distanza dal conseguimento della Maturità Classica, hanno svolto un incontro conviviale gli ex alunni del Liceo Classico “Dante Alighieri” di Sant’Agata Militello (Messina).
All’incontro hanno partecipato i “compagni di scuola” del mitico anno 1960: Cono Benedetto, Gaetano Brancatelli, Antonino Catania, Maria Teresa Conforto, Giuseppina Germanò, Giuseppe Lunghitano, Maria Lombardo, Cono Meli, Giuseppe Micciulla, Cosimo Pirri, Silvana Poddie, Angelo Santaromita Villa, Tito Trovato, Gaetano Zuccarello.

Per questi “giovani liceali” è stata un magnifica occasione per reincontrarsi e per rivedere i luoghi dove hanno trascorso gli anni del Liceo nonché per ricordare i “vecchi tempi” e per raccontarsi del lavoro, dell’impegno nella società e nella famiglia, dei successi, della laboriosità della loro vita e …. anche dei programmi per il futuro.

Nonostante i capelli grigi dei convenuti, la solita goliardia ha distinto l’incontro, svolto all’insegna dell’amicizia e dell’affetto sempre vivi. Ai saluti finali i “giovani” liceali si sono dati appuntamento per il prossimo anno.

Angelo Santaromita Villa
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Da sinistra: in alto G. Micciulla, C. Meli, M.T. Conforto, G. Lunghitano, T. Trovato, C. Benedetto, M. Lombardo, G. Zuccarello, G. Brancatelli; in basso: S.Poddie, C. Pirri, G. Germanò, A. Santaromita Villa, N. Catania.
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Le otto e mezza tutti in piedi
il presidente, la croce e il professore
che ti legge sempre la stessa storia
sullo stesso libro, nello stesso modo,
con le stesse parole da quarant'anni di onesta professione.
Ma le domande non hanno mai avuto
una risposta chiara.

E la Divina Commedia, sempre più commedia
al punto che ancora oggi io non so
se Dante era un uomo libero, un fallito o un servo di partito.
Ma Paolo e Francesca, quelli io me li ricordo bene
perché, ditemi, chi non si è mai innamorato
di quella del primo banco,
la più carina, la più cretina,
cretino tu, che rideva sempre
proprio quando il tuo amore aveva le stesse parole,
gli stessi respiri del libro che leggevi di nascosto
sotto il banco.

Mezzogiorno, tutto scompare,
"avanti! tutti al bar".
Dove Nietsche e Marx si davano la mano
e parlavano insieme dell'ultima festa
e del vestito nuovo, fatto apposta
e sempre di quella ragazza che filava tutti (meno che te)
e le assemblee e i cineforum i dibattiti
mai concessi allora
e le fughe vigliacche davanti al cancello
e le botte nel cortile e nel corridoio,
primi vagiti di un '68
ancora lungo da venire e troppo breve, da dimenticare!
E il tuo impegno che cresceva sempre più forte in te...

"Compagno di scuola, compagno di niente
ti sei salvato dal fumo delle barricate?
Compagno di scuola, compagno per niente
ti sei salvato o sei entrato in banca pure tu?"

(Venditti, 1975)

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