Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

TINDARI FESTIVAL: UNA SOLA MOLTITUDINE, L’8 AGOSTO TORNA LA DANZA

Tindari (Me), 07/08/2013 - Giovedì 8 agosto, alle ore 21,30, al Teatro antico di Tindari ritorna la danza con “Una sola moltitudine” e le coreografie di Patrizia Bellitti, Pucci Romeo e Danilo Anzalone.
I tre autori del lavoro usano un linguaggio a volte scabro e furente, quando non ossessivo, ma la linea di movimento sposata risulta “poetica” e ritmica.

La scena, abitata da oggetti che rimandano subito all’idea dello “spostamento”, è gremita all’inizio da una folla di viaggiatori ed è questo il leitmotiv del lavoro, che non pretende di raccontare alcuna storia, se non la necessità del “viaggio”, dell’apertura all’altro che, su un filo conduttore fatto di motion, ci rapisce per guidarci nel giardino interiore del gesto.

La coreografia, pur essendo complessa e cesellata, è tuttavia chiara, netta, fluida e leggibile.
I danzatori alternano con facilità e apparente indifferenza combinazioni sequenziali, talvolta per tutto il complesso, talvolta per piccoli gruppi, con qualche frammento di “assolo” mai banale, attraverso canoni e contrappunti, mentre la musica, mai invasiva, colora di un mood dolcemente malinconico le “frasi” di movimento ora acquatiche, ora aeree, ora terrestri.

Gli interpreti costituiscono la forza di questa interessante composizione, perché ci comunicano tutto il loro piacere di danzare, con una qualità cool tipica della danza contemporanea migliore.
Le luci disegnano e definiscono insieme alla coreografia uno spazio che percepiamo “aperto”, mentre i video giocano sullo straniamento fra “interno” ed “esterno”.
Durante questo “viaggio” assume un particolare significato la presenza del Maestro violinista Igal Shamir pilota di caccia, musicista e scrittore che con le sue melodie ha permesso ai giovani danzatori di esplorare nuove strade.



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