Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

CHIUSURA TRIBUNALI NEBRODI: MOBILITAZIONE CGIL-CISL-UIL, “INASCOLTATO IL NOSTRO ALLARME”

Messina, 20 Settembre 2013 - CGIL, CISL e UIL sostengono da sempre che la Riforma della geografia giudiziaria bisogna farla, visto che l’impianto risale all’Unità d’Italia. Il problema è che il piano del Ministro, messo in campo con il D.Lgs. 155/2012, non può funzionare così com’è. Per fare una Riforma seria non serve chiudere Tribunali, non bastano le deroghe ed i provvedimenti improvvisati e francamente incomprensibili.

E mentre le corporazioni ed il Governo fanno la guerra per lasciare aperto o chiuso questo o quell’Ufficio Giudiziario, senza pensare all’organizzazione, ai dipendenti e ai servizi fondamentali della collettività, FP-CGIL – CISL-FP – UIL-PA Sicilia hanno tenuto delle assemblee per sensibilizzare il personale di tutte le Corti D’appello e oggi hanno manifestato davanti alle Corti di
Appello di Catania e Messina scegliendo di stare vicino ai lavoratori, ai cittadini ed alle imprese.
La mobilitazione di oggi è l’ennesimo grido di allarme che evidenzia i punti di criticità della Riforma:
tagli lineari senza tenere conto dei criteri stabiliti dalla Legge delega, caos logistico ed
amministrativo per mancanza di istruzioni, incertezza sulle sorti del personale, etc., tutto a
discapito dei servizi erogati dai presidi di legalità.

La proposta è quella di mettere mano ad una riorganizzazione vera, in grado di generare efficienza
e conseguenti benefici per l’economia. I risparmi che derivano dalla chiusura di sedi spesso sono
fittizi, sono un’operazione di puro e semplice ridimensionamento che allontana lo Stato dal nostro
territorio, dai cittadini e dalle imprese. Una Riforma che si possa definire tale ha bisogno di una
riorganizzazione complessiva del sistema giudiziario a partire dalla digitalizzazione, riordino delle
funzioni e degli uffici, programmi per il controllo di gestione, centralità del servizio e degli organici
valorizzando le professionalità interne.
Una riorganizzazione che consenta di realizzare gli obiettivi prefissati deve essere
necessariamente partecipata e condivisa, portata avanti attraverso corrette relazioni sindacali a
tutti i livelli, a partire da quello locale. Per questo chiediamo un tavolo di confronto: per far
conoscere la Piattaforma di CGIL, CISL e UIL sulla Riforma della Giustizia.

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