Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

STRESS: COME ILLUMINARE LA “ZONA D’OMBRA”, A CATANIA I MASSIMI ESPERTI

A Catania i massimi esperti nazionali riuniti da Sipnei, sabato 28 settembre, ore 9 Casa Generalizia Suore domenicane, via S. Nullo 46
CATANIA, 24/09/2013 – “Che stress!”, un intercalare che accompagna spesso le giornate di lavoro e che caratterizza anche le parentesi di vita quotidiana trascorse al di fuori di un ufficio, influenzando anche il contesto privato e familiare.
Un fenomeno che ha raggiunto livelli così alti da provocare un ventaglio di disturbi non inquadrabili in una precisa patologia, per i quali si parla di “zona d’ombra” tra salute e malattia: uno status fisico - né sano né malato - che, risentendo di una prolungata esposizione a situazioni di stress disfunzionale, porta a uno squilibrio psico-fisico.

Medici, psicologi, farmacisti, biologi, infermieri, ricercatori scientifici, nutrizionisti, ginecologi, psicoterapeuti, endocrinologi: sono gli specialisti del campo della prevenzione e gestione delle patologie stress-correlate che si riuniranno sabato 28 settembre, dalle ore 9.00, nella Casa Generalizia delle Suore domenicane (via S. Nullo 46) di Catania, per una giornata di confronto e approfondimento promossa dalla Società Italiana di Psico-neuro-endocrino-immunologia (Sipnei) sezione Sicilia, presieduta dal prof. Francesco Bottaccioli, fondatore e presidente onorario, con il patrocinio e il contributo dell’

Fare luce sulla zona d’ombra vuol dire, quindi, studiare e comprendere il legame tra stress e malattia, seguendo la concezione dell’organismo umano come un network, dove i sistemi di regolazione psichici e biologici si condizionano reciprocamente. Questa teoria è stata adottata dalla scienza “Pnei”, la quale studia le relazioni bidirezionali esistenti tra la psiche e i principali sistemi (nervoso, endocrino e immunitario) che regolano la fisiologia del corpo. Il convegno “Prevenzione sanitaria in ottica Pnei. Illuminare la zona d’ombra” dello stress vanta un parterre di relatori tra i massimi esperti italiani delle scienze psicologiche, socio-antropologiche, filosofiche e bio-mediche, che saranno chiamati a raccolta per proporre adeguate strategie di intervento e la giusta chiave di interpretazione di un fenomeno in costante crescita.

«La svolta fondamentale nell’efficacia delle cure – afferma il prof. Bottaccioli - può essere realizzata solo vedendo l’essere umano non a pezzi, ma nella sua interezza: psiche e sistemi biologici nella loro interazione. Alla base del nostro lavoro ci sono una diagnosi integrata (psicologica e biologica) e una terapia che usano tutti gli strumenti a disposizione: da quelli psicologici a quelli comportamentali come l’alimentazione, l’attività fisica, la gestione dello stress, fino a quelli complementari, quali l’agopuntura e la fitoterapia, e a quelli farmacologici se necessari.
L’incontro è patrocinato da: Parco scientifico e tecnologico della Sicilia, Ordine degli Psicologi Regione Sicilia, Ordine dei Farmacisti di Catania, Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri di Catania, Centro Studi Olos.

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