Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

C.A.R.A. DI MINEO, PROVENZALE (FN): "NON SI SCHERZA COL FUOCO DELL'IMMIGRAZIONE INCONTROLLATA"

Mineo (Ct), 23/10/2013 - "Nonostante i tentativi dei media, sempre tesi a minimizzare, quanto accaduto ieri nella zona del C.A.R.A. di Mineo non può non destare allarme", ha dichiarato Giuseppe Provenzale, segretario regionale di Forza Nuova Sicilia.
"Circa mille immigrati, mostrando una perfetta organizzazione criminale, hanno bloccato strade, incendiato campagne, danneggiato auto, ambulanze, autobus di linea, sradicato i pali della segnaletica stradale, scagliato sassi contro uomini e cose, aggredito una troupe televisiva e un'auto della polizia ... seminato il terrore".


"Chi, partiti politici di destra e di sinistra in testa, ha sempre ritenuto che l'immigrazione fosse una risorsa ha dovuto ricredersi, perché ha avuto paura della realtà: “BASTARDI ITALIANI” hanno gridato gli "ospiti" inferociti in faccia a chi credeva di poter lucrare sulle spalle dei siciliani con il business dell'accoglienza, unico settore in Italia in cui il denaro salta fuori senza problemi" - ha proseguito l'esponente di Forza Nuova - "dimostrando inequivocabilmente che il nostro denaro, perché di questo si tratta, non serve ad integrare nessuno, ma solo a preparare ulteriori rivolte etniche che ci avvicineranno a quell'Europa che non vogliamo emulare".
"Un solo immigrato arrestato, per resistenza, dopo uno spiegamento di forze degno di una giornata di guerra è il sintomo di una reazione blanda che si illude di chiudere una parentesi destinata a riaprirsi in modo sempre più violento".

"Forza Nuova, già presente a Mineo nei giorni dell'apertura del C.A.R.A, - ha concluso Provenzale - attende adesso la giusta reazione dei menenini in occasione dell'imminente visita del sottosegretario alla Difesa Alfano; qualora non ci fosse vorrebbe dire che il business gestito dai politici locali val bene una vita di paura in cambio di qualche posto di lavoro, utile alle clientele del PdL di Castiglione.
Il Centro va chiuso, gli immigrati violenti rimpatriati, la sicurezza ripristinata; sono i cittadini di Mineo che devono pretenderlo. Forza Nuova è pronta a dar loro una mano".



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