Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

GIOIOSA MAREA: PROGETTO EUROMED , LO SCAMBIO COME VALORE FORMATIVO

Gioiosa Marea, 04/10/2013 - I paesi arabi come una fabbrica di migranti, le politiche migratorie europee come un fagocitante macello. Barconi carichi di stracci e speranze bloccati alle frontiere europee: da “eroei” della rivoluzione a “clandestini”. Sono alcune delle immagini con cui i partecipanti del progetto Euromed “Jeunes ramiers afce au voiliers”, provenienti da Italia, Francia, Portogallo, Romania, Egitto, Marocco e Tunisia, hanno rappresentato la difficile situazione dell’immigrazione clandestina.


Il partner italiano è stata l’associazione La Spiga di Gioiosa Marea, che ha ben potuto spiegare la difficile situazione italiana in materia di politiche migratorie, e dei clandestini all’arrivo sulle coste siciliane. Una iniziativa di grandissima attualità e che avrà probabilmente un seguito anche in Sicilia, anche alla luce dei recenti avvenimenti: "la tragedia dei migranti sulle coste di Lampedusa ci ha profondamente colpiti ed addolorati, oltre a darci una grave sensazione di impotenza, ancor più dopo aver affrontato l'argomento insieme a tanti giovani dell'area euro-mediterranea" ha dichiarato il presidente dell’associazione, Roberta Fonti.
“Quando nelle cittadine tunisine sentono la parola Sicilia il loro primo pensiero va a Lampedusa, e ne parlano come fosse un sogno – spiega il presidente – noi abbiamo cercato di portare il nostro punto di vista, facendo capire come invece la situazione sia davvero drammatica e, attraverso il dibattito, i laboratori e i workshop, tutti strumenti dell’educazione non formale, abbiamo cercato di analizzare le cause e le possibili soluzioni in un’ottica di cooperazione internazionale tra enti non governativi”.
Il progetto si è svolto dal 17 al 24 settembre a Nabeul, cittadina della costa che si trova 65 km a sud di Tunisi, proprio vicino Hammamet, ed è stato organizzato dall’Association for the promotion of rural youth, presieduta da Wahiba Belghit. I partecipanti italiani dell’associazione La Spiga, al suo primo scambio internazionale ufficiale, sono stati Simona Fonti, Fabio Caleca, Lucia Scolaro e Roberta Fonti, provenienti da Gioiosa Marea, Montagnareale e Patti. Tra le attività del progetto, conclusosi appena pochi giorni fa, anche una giornata di animazione, informazione e sensibilizzazione in un quartiere svantaggiato nella cittadina rurale di Grombalia, a pochi passi dalla turistica e scintillante Hammamet. “Sono queste le zone, e sono molte, in cui non vi è una percezione delle reali condizioni di vita in Europa e in Italia, attraversate come sappiamo da una grave crisi economica, ma filtrate attraverso i programmi televisivi sono considerate come una sorta di Terra Promessa” continua il presidente.

“Un’esperienza, quella dello scambio, di forte impatto emotivo e dal grande valore formativo umano e sociale – hanno dichiarato i partecipanti – poiché si ha la possibilità di confrontarsi realmente, nella quotidianità, con coetanei di culture profondamente diverse, vivendoci insieme 24 ore al giorno e ritrovandosi alla fine del progetto con un bagaglio di esperienze e amicizie che non si potrebbe ottenere con nessun’altro mezzo”. Il Programma Euro-Med per la Gioventù è un programma che promuove la mobilità dei giovani e la comprensione tra le persone e si concentra sulla mobilità, l'istruzione non formale e l'apprendimento interculturale. L'obiettivo è di sostenere e rafforzare la partecipazione e il contributo delle organizzazioni giovanili e i giovani dalla regione Euro-Mediterranea per lo sviluppo della società civile e la democrazia.

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