Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

INPS, MOBILITAZIONE CONTRO I TAGLI ALLA PRODUTTIVITÀ CGIL CISL UIL CISAL

“Senza risposte la mobilitazione continua”, oggi presidio di fronte al Mef
Roma, 16 ottobre 2013 – Prosegue la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Inps, indetta dalle federazioni del pubblico impiego di Cgil Cisl Uil e Cisal. Domani 16 ottobre, a partire dalle ore 10:00, si terrà un presidio di fronte al Ministero delle Finanze di Via XX Settembre a Roma, che fa seguito alle assemblee del 2 ottobre, alle manifestazioni tenutesi in tutta Italia il 4 ottobre, e al presidio dell'11 ottobre di fronte alla sede del Ministero del Lavoro.


“Una mobilitazione lanciata – sottolineano in una nota congiunta Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal – per scongiurare il rischio di una riduzione del livello dei servizi che l’Inps ha sinora garantito e i pesanti tagli al salario dei lavoratori. Va arrestata l'emorragia, dai tagli ai progetti speciali, che penalizzano chi è già sottoposto al blocco dei contratti, alla continua riduzione dei bilanci degli enti previdenziali, non da ultima quella di 240 milioni di euro disposta dalla legge di stabilità. Il tutto in un ente passato in un decennio da 40mila a 26mila unità”.




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