Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

I.R.A.P.S. CATANIA, LETTERA APERTA DEI DIPENDENTI: “NEMMENO NELLE SCENEGGIATURE CINEMATOGRAFICHE CI SAREMMO IMMAGINATI DI VIVERE QUESTO DISAGIO”

Lettera aperta alla stampa dei dipendenti I.R.A.P.S. di Catania: "Da lunedì 14 ottobre noi dipendenti versiamo in uno stato di grave e profondo disagio. Nemmeno nelle migliori sceneggiature cinematografiche, ci saremmo mai immaginati di vivere questa situazione. Abbiamo appreso dell'arresto di Giuseppe Saffo, Francesco Cavallaro e degli altri otto ai domiciliari, dalle testate on-line"


Catania, 18/10/2013 -


Da lunedì scorso, 14 ottobre 2013 noi dipendenti dell'I.R.A.P.S. di Catania
versiamo in uno stato di grave e profondo disagio. Siamo stati investiti da un’
enormità di notizie che ci hanno sconvolto, anche perché, nemmeno nelle
migliori sceneggiature cinematografiche, ci saremmo mai immaginati di vivere
questa situazione. Abbiamo appreso dell'arresto di Giuseppe Saffo, Francesco
Cavallaro e degli altri otto ai domiciliari, dalle testate on-line. Siamo
rimasti sconvolti per le notizie che man mano venivano fuori, abbiamo scoperto
che si sono appropriati indebitamente dei nostri TFR.

Abbiamo scoperto che, mentre chiedevamo invano i nostri stipendi e dall'amministrazione dell'ente ci
veniva risposto che erano ritardi dovuti ai rallentamenti burocratici della
Regione, i nostri stipendi erano in mano ai pochi che se ne sono serviti per i
propri affari, di sicuro non legati alla formazione. Abbiamo scoperto di ville
in America o ville con dodici stanze, mentre molti di noi hanno rischiato di
non avere più un tetto sopra la testa, visto che siamo stati anche 16 mesi
senza stipendio che, per legge, dovrebbe essere dato mensilmente.

Abbiamo
scoperto, sempre dai giornali, che i quattro enti cui hanno fatto capo i
suddetti Saffo/ Cavallaro, ovvero Anfe, Anfes, Iraps e Issvir, sono stati
definanziati ed é stato tolto loro l'accreditamento. Abbiamo saputo, poi, che
l'assessore Nelli Scilabra e il Presidente della Regione, Rosario Crocetta
hanno dichiarato che il governo salvaguarderà tutti i lavoratori e che quindi
bisogna stare tranquilli. Non abbiamo però capito bene come faranno a
salvaguardare il nostro posto di lavoro, si parla di transizione al Ciapi per
un anno, o anche meno, ma con quali prerogative per il futuro?

E i nostri
stipendi pregressi? Il nostro TFR? Il nostro lavoro svolto finora? Continuiamo
a ricevere telefonate dagli allievi che chiedono, giustamente, ragguagli sugli
esami dei corsi già completati da più di un anno e allarmati per le notizie
sentite in questi giorni. Dall'amministrazione attuale a tutt'oggi non abbiamo
ricevuto né una risposta né delle rassicurazioni. Con questa lettera vogliamo
portare a conoscenza della stampa e, attraverso essa, dell'opinione pubblica
quale situazione catastrofica stiamo vivendo noi e le nostre famiglie, pur
continuando a svolgere il nostro servizio regolarmente presso la struttura.


I dipendenti I.R.A.P.S. CATANIA

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