Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

I.R.A.P.S. CATANIA, LETTERA APERTA DEI DIPENDENTI: “NEMMENO NELLE SCENEGGIATURE CINEMATOGRAFICHE CI SAREMMO IMMAGINATI DI VIVERE QUESTO DISAGIO”

Lettera aperta alla stampa dei dipendenti I.R.A.P.S. di Catania: "Da lunedì 14 ottobre noi dipendenti versiamo in uno stato di grave e profondo disagio. Nemmeno nelle migliori sceneggiature cinematografiche, ci saremmo mai immaginati di vivere questa situazione. Abbiamo appreso dell'arresto di Giuseppe Saffo, Francesco Cavallaro e degli altri otto ai domiciliari, dalle testate on-line"


Catania, 18/10/2013 -


Da lunedì scorso, 14 ottobre 2013 noi dipendenti dell'I.R.A.P.S. di Catania
versiamo in uno stato di grave e profondo disagio. Siamo stati investiti da un’
enormità di notizie che ci hanno sconvolto, anche perché, nemmeno nelle
migliori sceneggiature cinematografiche, ci saremmo mai immaginati di vivere
questa situazione. Abbiamo appreso dell'arresto di Giuseppe Saffo, Francesco
Cavallaro e degli altri otto ai domiciliari, dalle testate on-line. Siamo
rimasti sconvolti per le notizie che man mano venivano fuori, abbiamo scoperto
che si sono appropriati indebitamente dei nostri TFR.

Abbiamo scoperto che, mentre chiedevamo invano i nostri stipendi e dall'amministrazione dell'ente ci
veniva risposto che erano ritardi dovuti ai rallentamenti burocratici della
Regione, i nostri stipendi erano in mano ai pochi che se ne sono serviti per i
propri affari, di sicuro non legati alla formazione. Abbiamo scoperto di ville
in America o ville con dodici stanze, mentre molti di noi hanno rischiato di
non avere più un tetto sopra la testa, visto che siamo stati anche 16 mesi
senza stipendio che, per legge, dovrebbe essere dato mensilmente.

Abbiamo
scoperto, sempre dai giornali, che i quattro enti cui hanno fatto capo i
suddetti Saffo/ Cavallaro, ovvero Anfe, Anfes, Iraps e Issvir, sono stati
definanziati ed é stato tolto loro l'accreditamento. Abbiamo saputo, poi, che
l'assessore Nelli Scilabra e il Presidente della Regione, Rosario Crocetta
hanno dichiarato che il governo salvaguarderà tutti i lavoratori e che quindi
bisogna stare tranquilli. Non abbiamo però capito bene come faranno a
salvaguardare il nostro posto di lavoro, si parla di transizione al Ciapi per
un anno, o anche meno, ma con quali prerogative per il futuro?

E i nostri
stipendi pregressi? Il nostro TFR? Il nostro lavoro svolto finora? Continuiamo
a ricevere telefonate dagli allievi che chiedono, giustamente, ragguagli sugli
esami dei corsi già completati da più di un anno e allarmati per le notizie
sentite in questi giorni. Dall'amministrazione attuale a tutt'oggi non abbiamo
ricevuto né una risposta né delle rassicurazioni. Con questa lettera vogliamo
portare a conoscenza della stampa e, attraverso essa, dell'opinione pubblica
quale situazione catastrofica stiamo vivendo noi e le nostre famiglie, pur
continuando a svolgere il nostro servizio regolarmente presso la struttura.


I dipendenti I.R.A.P.S. CATANIA

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