
STRASBURGO, 9 OTT 2013 - Durante il dibattito del Parlamento Europeo sui flussi migratori nel Mediterraneo, l’europarlamentare Sonia Alfano (ALDE) ha fatto riferimento alle modifiche necessarie per fermare l’ecatombe al largo di Lampedusa: “Bisogna fare un percorso serio: revisione della Convenzione di Dublino e abolizione della Bossi-Fini. Se non si fa questo saremo tutti responsabili”.
“Mi sembra - ha detto - di tornare al 2009, quando in quest’aula denunciavo quanto stava accadendo nel Mediterraneo. Parlavo di un barcone con a bordo 75 migranti che era affondato. Ricordo 75 morti e silenzio, solo silenzio da parte delle Istituzioni italiane ed Europee”. “Responsabili di quanto è accaduto e sta accadendo sono gli Stati Membri, l’Unione Europea e l’Italia. Non è stata abbandonata l’Italia - sottolinea - ma Lampedusa: dai lampedusani dovremmo imparare. Ho sentito le dichiarazioni del Presidente del Consiglio italiano Letta - ha aggiunto - : funerali di Stato per i morti e incriminazione per i sopravvissuti. E’ assurdo. Oggi, sul fondo del mare, sono stati recuperati i corpi di una mamma e del suo bambino, partorito a bordo del barcone e ancora legato a lei dal cordone ombelicale. Aberrante”. L’on. Alfano ha parlato anche di FRONTEX (Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea): “I fondi sono stati tagliati e domani nascerà un’altra struttura come Eurosur.. ma con quali soldi?” ha chiesto.
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- “Ho seguito praticamente in tempo reale quanto accaduto venerdì scorso all’ex consigliere regionale lombardo Giulio Cavalli, al telefono con lui. Ho immediatamente informato il Ministero dell’Interno del pericolo e Cavalli è stato temporaneamente trasferito in località protetta. Oggi - me lo racconta Cavalli - è stato riportato a casa, senza alcuna comunicazione relativa alla sua sicurezza. Ritengo questa situazione gravissima, a maggior ragione perché pochi giorni prima della vile intimidazione, la Procura di Roma aveva ascoltato un collaboratore di giustizia ritenuto credibile, il quale aveva raccontato di un disegno di morte, piuttosto recente, ai danni proprio di Giulio.
Mi auguro che le Istituzioni pongano fine a questo incomprensibile e intollerabile silenzio e che si proceda a rivedere le misure di protezione nei confronti di Cavalli, persona perbene e punto di riferimento fondamentale per il movimento antimafia di tutta Italia”.
Così, Sonia Alfano (Presidente Commissione Antimafia Europea), sulla vicenda che, qualche giorno fa, ha visto vittima di pesanti intimidazioni l’attore antimafia Giulio Cavalli.
Cavalli è sotto scorta da anni per il suo impegno civile e politico contro le mafie.
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