Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

OPPIDO MAMERTINA, I MINISTERI SI COSTITUISCANO PARTE CIVILE E SIANO A FIANCO DEI GIOVANI

Il Comune di Oppido Mamertina, il Ministero Della Giustizia e Dell’economia si costituiscano parte civile e siano presenti alle udienze in tribunale a fianco dei giovani della Cooperativa Valle del Marro
Firenze, 23 ottobre 2013 - Nella giornata odierna abbiamo letto l’articolo di Antonio Maria Mira sul quotidiano l’Avvenire in cui si racconta della solitudine dei giovani della Cooperativa “Valle del Marro” alla prima udienza del processo contro il boss della ‘ndrangheta Saverio Mammoliti (e famigliari), al quale sono stati confiscati i terreni attualmente coltivati con coraggio e competenza dai ragazzi che Libera ha saputo mettere insieme.
Con grande amarezza abbiamo letto dell’assenza in Tribunale e della mancata costituzione di parte civile nel processo da parte del Comune di Oppido Mamertina e di quello dei Ministeri dell’Economia e della Giustizia. Il Comune inoltre, a quanto si legge, avrebbe fornito documenti agli avvocati difensori del Mammoliti in cui si dichiara che il terreno non è stato assegnato alla cooperativa, stante uno specifico decreto del 2008 dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati.

Si tratta di comportamenti che indeboliscono la lotta alle mafie, che minano sensibilmente la credibilità delle istituzioni, che espongono a maggiori rischi coloro i quali hanno il coraggio, anche in solitudine – come i giovani della Cooperativa “Valle del Marro” – di costituirsi parte civile contro coloro i quali hanno per anni seminato – e seminano – violenza e intimidazioni sul territorio.

Senza un’assunzione chiara e concreta di responsabilità, a partire dalle istituzioni, non si potranno mai sconfiggere le mafie né, di conseguenza, garantire libertà e sviluppo a diversi territori del nostro Paese che ancora oggi ne sono privi, parzialmente o totalmente.

Chiediamo al Sindaco di Oppido Mamertina, al Ministro dell’Interno, On. Angelino Alfano e al Ministro della Giustizia, Dott.ssa Annamaria Cancellieri, di intervenire tempestivamente nelle forme e nei modi che riterranno più opportuni affinché oltre alla costituzione di parte civile nel processo sia assicurata anche una presenza ben visibile delle istituzioni chiamate in causa nella vicenda legata all’incendio subito due anni fa dell’uliveto della Cooperativa “Valle del Marro”.

Una delegazione di rappresentanti della Cooperativa parteciperà alla Festa nazionale di Avviso Pubblico che si svolgerà venerdì 25 e sabato 26 ottobre a Lamezia Terme e una delegazione dell’Associazione sarà presente alle prossime udienze in Tribunale.


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