Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PRIEBKE: "LA GERMANIA RESPONSABILE PERENNE PER I CRIMINI DEL NAZIONALSOCIALISMO” MA NON DEL FUNERALE DEL BOIA

17/10/2013 - «L’oblio dei fatti sarebbe una sciagura. Dobbiamo pensare al futuro, facendo attenzione che non si ripetano gli errori del passato, come quello di consentire alle dittature di salire al potere", afferma Renzo Gattegna in un'intervista a l’Unità. Intanto la salma di Erick Priebke, dopo la sospensione delle esequie ad Albano Laziale, è stata portata via dall’aeroporto di Pratica di Mare, dove era stata trasportata in attesa di una destinazione.
Per il portavoce del ministero degli Esteri tedesco è all’Italia che spetta l'incombenza di trovare una soluzione: "La Germania non ha responsabilità nella vicenda», ha detto. Com'è universalmente noto, Erick Priebke fu l'ufficiale delle SS naziste che ordinò l'uccisione di 335 persone alla Fosse Ardeatine.

Ma andando a rileggere quanto ha scritto il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, sul suo sito internet, la vigilia del Giorno della memoria, si direbbe che le sue parole smentiscano il portavoce del ministero degli esteri tedesco: La Merkel, infatti, con riferimento alla Germania, parla di «responsabilità perenne per i crimini del nazionalsocialismo, per le vittime della Seconda guerra mondiale e, soprattutto, per l'Olocausto. Dobbiamo dire chiaramente, generazione dopo generazione, e dobbiamo dirlo ancora una volta: con coraggio, il coraggio civile, ognuno, individualmente, può impedire che il razzismo e l'antisemitismo abbiano alcuna possibilità», ha detto ancora la Merkel.

Il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, sul suo sito internet - peraltro - si presenta al 'pubblico' con queste parole: «Ho vissuto fino al 1990 in un paese in cui non siamo riusciti a esprimere liberamente la nostra opinione. In cui chi aveva ancora il coraggio di avere un sacco di rischi. In cui non potevamo semplicemente libero di decidere quale carriera che volevamo imparare , in cui non siamo riusciti a viaggiare lì proprio dove volevamo. In cui la libertà del singolo sono stati fissati limiti molto rigorosi in ogni aspetto. Perché la libertà è così importante per me. Pertanto, sono sicuro che ognuno di noi ha la possibilità di realizzare le sue idee e desideri per andare a modo suo. Per consentire loro proprio modo, per i giovani e dei deboli, per le famiglie e gli anziani, per tutto quello che è il mio obiettivo».

Intanto, dopo gli scontri avvenuti nella giornata di martedì ad Albano Laziale, con calci e pugni contro il carro funebre che trasportava la salma di Erick Priebke, e la carica della Polizia, rimane sempre in ballo la spinosa faccenda della sepoltura del boia delle Fosse Ardeatine, morto a Roma lo scorso 11 ottobre.

Ignazio Marino, sindaco di Roma, aveva auspicato che il governo tedesco si facesse carico della sepoltura in Germania del criminale nazista. Ma il ministro degli Esteri tedesco, Martin Schaefer aveva fatto sapere che: «Non c’è una responsabilità o un ruolo del governo federale tedesco in questa vicenda. La gestione delle salme dei tedeschi all’estero riguarda i parenti». Così nella serata di ieri, la salma di Priebke ha lasciato l’aeroporto di Pratica di Mare per una destinazione ignota.

M.M.

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