
Roma, 16/10/2013 – In questi giorni fioccano i premi Nobel. Qualcuno maggiormente ludico, altri alla diversità di opinione, pure quando la diversità è speculare: la diversità delle opinioni non sarebbe un male... Così altri se ne potrebbero proporre o prospettare. Uno di essi potrebbe andare ai seguaci del vescovo Marcel Lefebvre che, accogliendo le spoglie ‘immortali’ di Erich Priebke ad Albano Laziale, potrebbero fregiarsi del titolo di “seguaci più caritatevoli e pietosi d’Italia", forse del mondo. Poco importa se questi appartenenti alla Fraternità San Pio X possano venire considerati da qualcuno ‘antisemiti’.
I quattro vescovi consacrati senza mandato papale da Lefebvre nel 1988, sarebbero già un ‘primato’ e Papa Benedetto XVI, che nel 2009 revocò loro la scomunica, non troverebbe forse nulla da eccepire? Chissà?
Certo, pur restando lontani dall’assegnazione di altri riconoscimenti da primato, viene difficile comprendere e accettare la carica della Polizia nei confronti dei dimostranti che hanno manifestato contro l’accoglienza delle spoglie di Priebke. Prendere a calci e pugni il carro funebre dell’ignominia non dovrebbe essere reato per un popolo ed uno Stato antifascisti e antinazzisti Aggredire un sacerdote, con l’accusa di volere celebrare il rito funebre, è cosa diversa…
Cosa manca a un criminale nazista come Priebke, gli onori civili e militari? Cosa, la carità cristiana? Davvero questo è il senso del
perdono? Perdono di chi, degli uomini? Non esiste una
gerarchia del perdono? Non tutti i ‘
perdoni’ possono essere rilasciati in diretta televisiva, ogni volta che ai familiari di una vittima della bestialità e della crudeltà umana viene chiesto: “
Scusi, perdona subito o ripassiamo?”.
C’è un
perdono che solo Dio potrà accordare o negare. E non siano gli uomini a farsi complici di nefandezze grandi quanto la terra, accordando ‘perdoni’ insignificanti, inconcludenti, fuor di luogo, non rispondenti ad alcun sacro volere se non alla vanità e all’autoreferenzialità.
Il perdono è una cosa seria!
Nella notte la salma di Priebke è stata trasferita all’aeroporto militare di Pratica di Mare, vicino Roma.
Vogliamo augurarci che le ‘
sacre spoglie' del criminale nazista, che fece la ‘cresta’ perfino all’orrido, ordinando di fucilare 5 esseri umani in più, rispetto a quelli che gli erano stati ‘commissionati’, non prendano la strada tortuosa di
Fondachelli Fantina, in provincia di Messina, dove sembrerebbe che il sindaco volesse (voglia?) accogliere le spoglie ‘immortali’ di Priebke per farne, forse motivo di attrazione turistica?
Sembrerebbe che il sindaco Marco Antonio Pettinato abbia parlato di “
sentimento di umanità cristiana”. Pettinato, se ciò è vero, avrebbe detto:
"E' un gesto di umanità cristiana, un'idea nata sfogliando i giornali. Priebke ormai è morto e merita di essere seppellito, qualunque crimine abbia commesso. Sono sorpreso dal comportamento della Chiesa in questa vicenda. Una giusta sepoltura non è stata negata neppure ad Hitler".
Un altro
professionista del perdono in diretta televisiva? Ci sarà un Nobel per tali primati?
Pensi il sindaco di Fondachelli Fantina (si trova in provincia di Messina, a circa 604 metri sul livello del mare tra Novara e Francavilla di Sicilia, all’estremo limite dei monti Peloritani, nel punto in cui tendono a "degradare" verso il mare) a fare correggere sul sito web del Comune il termine “degradare” con “digradare”. Anche se….
m.m.
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