Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

BOLDRINI: "IL M5S CE L'HA CON ME PERCHE' TOLGO LORO GLI ARGOMENTI"

Comunicato del Collegio dei Questori della Camera dei Deputati
Roma, 06/11/2013 - Non si capisce perché gli esponenti del Movimento Cinque Stelle addebitino alla sola Presidente Boldrini la responsabilità di scelte largamente condivise dall'Ufficio di Presidenza. Si capisce invece benissimo il perché della loro reazione scomposta e nervosa: il lavoro serio e rigoroso fatto sul bilancio dal Collegio dei Questori e condiviso dalla grande maggioranza delle forze politiche toglie agli esponenti dei 5 Stelle le argomentazioni sulle quali hanno basato la loro azione, sostenendo una presunta irriformabilità del Parlamento.
Anche se la demagogia impedisce loro di prenderne atto, con questo bilancio la Camera fa risparmiare allo Stato 60 milioni di euro, ed è la prima volta che ciò accade dagli anni Sessanta. E' il frutto di una politica di tagli che ha cominciato ad incidere marcatamente sulle indennità dei deputati titolari di carica, sul numero e sulle retribuzioni dei dipendenti, con un taglio delle indennità dal 30 al 70 per cento, sul contributo ai gruppi parlamentari, sulle spese per beni e servizi.

E' il riformismo praticato concretamente, passo dopo passo, di gran lunga più serio e più efficace del populismo a mezzo stampa, o a mezzo rete, che tanto li attira. Questo cambiamento continuerà: coinvolgerà i deputati e continuerà a riguardare anche i dipendenti. Ma proprio perché la Camera non è "lo stato libero di Montecitorio" sul quale i Cinque Stelle ironizzano, le riforme - che si stanno portando avanti con la piena collaborazione dell'Amministrazione - vanno fatte trattando con le rappresentanze sindacali, coinvolgendo i dipendenti e rispettando i loro diritti maturati, anche per evitare di rallentare il processo di riforma attraverso infiniti e costosi contenziosi.

Quanto poi al Segretario Generale, la cui competenza e professionalità sono ampiamente riconosciute, la sua figura è garanzia di autonomia e indipendenza dell'amministrazione, e come tale il regolamento della Camera lo sottrae ad ogni forma di spoil system. A questi principi l'Ufficio di Presidenza ha ritenuto di mantenersi aderente, pur non escludendo la possibilità di prevedere per il futuro termini di durata per tutti gli incarichi interni.

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