09/11/2013 - "Sembra che che finalmente si veda un po' di luce in questo triste periodo per la formazione professionale siciliana",questo è il primo commento rilasciato dal coordinatore regionale dello SNALS CONFSAL, Giuseppe Milazzo, dopo la pubblicazione della direttiva dell'assessore Scilabra alla dirigente generale Corsello, sul trasferimento diretto degli stipendi ai lavoratori degli enti che hanno subito la revoca dell'accreditamento. La direttiva è infatti basata sul DPR 207/2010 che all'articolo 5 disciplina l'intervento sostitutivo della stazione appaltante nel caso di mancato pagamento degli oneri retributivi da parte della ditta aggiudicataria.
Nello specifico del settore della formazione professionale siciliana, la direttiva sollecita "ad adottare le procedure più opportune per sbloccare i finanziamenti a valere sull'Avviso 20/2011 non ancora erogati agli enti gestori cui l'amministrazione ha revocato l'accreditamento e conferendo alle risorse da trasferire l'esclusivo vincolo di destinazione al pagamento delle spese per il personale dipendente".
"Da tempo lo SNALS CONFSAL si batte per questo che ad oggi sta per diventare un importante traguardo per i lavoratori della formazione", continua Milazzo, "si spera che tale direttiva diventi presto esecutiva anche perché i lavoratori sono stanchi e stremati dall'attesa di ciò che spetta loro di diritto, secondo la legge e il Ccnl".
Altro scoglio da superare, oltre a quello fondamentale degli stipendi arretrati che pare si stia risolvendo, è l'immediata ricollocazione dei lavoratori di quegli enti che hanno ricevuto la revoca. "I lavoratori non possono subire colpe che non gli appartengono e l'amministrazione regionale deve salvaguardare il loro posto di lavoro, deve assicurare la restribuzione mensile e trovare velocemente una soluzione per regolamentare il sistema formazione in maniera concreta e nel rispetto della legge e del CCNL".
"Lo SNALS CONFSAL auspica" conclude Milazzo "che il governo regionale e gli organi di competenza traducano in maniera concreta l'attenzione verso le esigenze dei lavoratori, i quali continuano a mantenere lo stato di agitazione
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