Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

MESSINA: LAVORATORI, GIOVANI E PENSIONATI IN PIAZZA PER CHIEDERE AL GOVERNO DI CAMBIARE LA LEGGE DI STABILITÀ

Messina. Stamattina manifestazione Cgil e Uil per chiedere al governo di cambiare la Legge di stabilità in direzione del lavoro, del rilancio dell’economia, dell’equità fiscale. Consegnato in Prefettura un documento con le richieste del sindacato
Messina, 15 nov. 2013 – Come in altre 100 piazze italiane, stamattina anche a Messina lavoratori, giovani e pensionati hanno manifestato per chiedere al governo di cambiare la Legge di stabilità in direzione del lavoro, del rilancio dell’economia e dell’equità fiscale.

A Messina la manifestazione organizzata da Cgil e Uil provinciali, si è svolta sotto la Prefettura in concomitanza con lo sciopero di 4 ore indetto dai sindacati. Al centro della protesta la mancata attenzione ai problemi di lavoratori, giovani e pensionati nella Legge di stabilità 2014 che non interviene per rilanciare il lavoro né l’economia.

Cgil Cisl e Uil,che hanno indetto la mobilitazione unitariamente a livello nazionale, chiedono di tagliare il costo del lavoro, di alleggerire le tasse per lavoratori, pensionati e imprese virtuose che reinvestono e assumono, di avviare una seria lotta all’evasione fiscale per reperire risorse da redistribuire tra coloro che hanno pagato alla crisi il prezzo più alto.

“Quando apprendiamo che secondo i redditi dichiarati, un lavoratore dipendente in Italia guadagna più del proprio capo, emerge in tutta evidenza uno dei problemi fondamentali del nostro Paese: l’evasione fiscale e il peso ormai insopportabile delle tasse sui lavoratori e sui pensionati- osserva Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina-. Per questo oggi Cgil Cisl e Uil sono scesi in piazza chiedendo al Governo di cambiare la legge di stabilità redistribuendo risorse, abbassando il carico fiscale sui redditi da lavoro e da pensione, e riattivare così l’economia”.

In mattinata, una delegazione sindacale guidata dal segretario generale della Cgil di Messina, Oceano, e dal Commissario della Uil Messina, Carmelo Catania, ha consegnato al vice prefetto, dottoressa Cerniglia, un documento per il Governo con le richieste di intervento sulla Legge di stabilità del sindacato. Quattro i punti fondamentali: riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati; rivalutazione delle pensioni; risposte e garanzie su Cassa integrazione e esodati; efficienza della spesa pubblica e stabilizzazione dei precari.

“Se davvero si vuol far ripartire il Paese si deve dare respiro ai lavoratori e alle aziende che assumono riducendo il costo del lavoro e ridando speranze alle migliaia di persone che in questi mesi hanno perduto il lavoro- ha osservato Oceano-. Quindi occorrono certezze sui redditi, sul pagamento degli ammortizzatori sociali, sugli sgravi per chi assume. Le risorse per fare tutto ciò possono essere individuate nella lotta all’evasione, agli sprechi, alle consulenze, agli enti inutili, in una più equa tassazione sulle rendite finanziarie e sui grandi patrimoni”.

Commenti