Ponte sullo Stretto, De Luca a Germanà: smentiteci se avete gli elementi per farlo

Ponte sullo Stretto: C. De Luca a Germana': smentiteci se avete gli elementi per farlo. A questa truffa di Stato diciamo NO e siamo pronti a reagire per difendere la Sicilia e i siciliani.  Messina, 26/04/2024 - "È chiaro che il buon Ninitto Germana' ancora una volta non ha capito cosa sta accadendo. Poco male, ancora una volta proviamo a spiegarglielo magari gli facciamo un disegnino così gli viene più facile. Rispetto alle considerazioni sulla partecipazione ai nostri eventi neanche rispondiamo... Per noi parlano le immagini che mostrano il popolo libero. Abbiamo denunciato ieri sera a Torre Faro la truffa di Stato che il buon Matteo Verdini sta mettendo in atto ai danni della Sicilia e dei Siciliani. Germana' se ne ha gli elementi risponda nel merito delle verità che ieri sera abbiamo portato a conoscenza della città.  Inutile tentare di sviare il discorso. Germana' e Salvini scendano in piazza a smentirci. Qualcosa mi dice però che questo non avverrà perché abb

COBAS PALERMO: "CONDANNATI E NON RICORDI NEMMENO IL PERCHE', MA SE PAGHI AMMETTI LA COLPA"

Spettacolo di solidarietà con i compagni condannati: Danze, Orientale, Tribal-Fusion e Flamenco con Eva Franzitta (orientale), Giulia Lanzarotta (tribal), Enrica Solazzo (flamenco) e le ballerine di Nausicaa Palermo, sabato 28 dicembre a piazza Casa Professa n°1 Palermo, nei locali della Federazione L'arca. Ingresso per lo spettacolo in prevendita 5€ (posti limitati), ore 20 bar & aperi-cena, ore 21.30 inizio spettacolo

Palermo, 28/12/2013 - Siamo stati condannatati e non è una novita. Condannati a pagare multe assurde, con motivazioni ridicole, con il perverso strumento del decreto penale. ovvero la Digos ti fa una foto oggi e domani (o meglio 4 anni dopo) la Procura ti manda una letterina in cui ti informa che, senza che tu ne sapessi niente, sei stato processato e condannato e adesso, visto che lo Stato è buono e per nulla repressivo, invece di un tot numero di giorni di carcere ti dà la possibilità di pagare una multa. Ah!, per inciso, se la paghi ammetti di aver compiuto un reato che neanche ti ricordi di avere commesso. I motivi di queste condanne? I soliti ... 
 
 Siamo stati condanati perché siamo scesi in piazza per dire no, una delle tante volte in cui Israele, con l'arroganza di sempre, sterminava il popolo palestinese, privandolo della vita oltre che del diritto a costruire il proprio futuro nella propria terra, "armati" di megafono e volantini che promuovevano le campagne di boicottaggio dei prodotti israeliani. Il 27 dicembre del 2008 Israele iniziò la massiccia operazione di guerra contro gli abitanti di Gaza che durò fino al 18 gennaio; nell'offensiva israeliana morirono 1.387 palestinesi, in gran parte civili, 320 erano i minorenni e 111 le donne. Le associazioni di diversi paesi si mobilitarono; la striscia di Gaza, dopo l'operazione era quasi totalmente distrutta. Il 27 dicembre 2009. durante l'operazione “Piombo fuso”, la società civile palestinese aveva lanciato un appello che al mondo, proponendo di intervenire sui gangli economici, culturali, politici che tengono lo Stato di Israele: l'appello chiedeva di rilanciare con convinzione la Campagna BDS per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni verso l’economia di guerra israeliana. Il boicottaggio venne identificato come arma politica perfetta da usare contro un’economia “fortemente dipendente dal commercio con l’estero”, come quella di Israele, unica possibilità di contrastare il sistema coloniale israeliano, le sue politiche di genocidio e di apartheid, di occupazione della terra palestinese e di sfruttamento delle sue risorse.

Nel BDS Day of Action del 2009, moltissimi tra sindacati, organizzazioni non-governative e studentesche,
partiti politici e gruppi sociali in oltre 40 città in tutto il mondo hanno risposto all'invito – lanciato durante
il World Social Forum del 2009 – a intraprendere un'azione coordinata di BDS a livello globale. Il 30
Marzo del 2009, in in occasione della Giornata della Terra in Palestina, in tutto il mondo si sono lanciate iniziative in solidarietà con il popolo palestinese, per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) ai
danni di Israele. Anche a Palermo, il Collettivo Universitario "20 Luglio" di Scienze Politiche aveva promosso
un volantinaggio informativo a cui aderirono diverse realtà cittadine, tra cui anche noi cobas-antirazzist@;
l'iniziativa si proponeva di coinvolgere i cittadini ad un atto responsabile di consumo critico, invitando i
consumatori a non comprare alcuni prodotti ed inviare alle aziende lettere di protesta, chiedendo l'immediata
e definitiva cessazione di ogni atto di guerra nei territori occupati. Il volantinaggio è stato seguito, per tutto il
tragitto dalla facoltà di Scienze Politiche alla stazione centrale, dagli agenti della Digos; all'interno dei locali
della stazione centrale siamo stati fermati ed identificati e giunti davanti all'ipermercato Auchan, dove era
previsto un momento informativo, sono stati accolti da un folto presidio delle forze dell'ordine, ben assortito
tra polizia, carabinieri, vigili urbani e Digos.

Ma non solo. Siamo stati condanat@ anche perché ci siamo opposti a questo Stato repressivo, una
delle tante volte in cui ha risposto con manganellate, carcere e arresti indiscriminati alle legittime rivendica -
zioni degli studenti che, urlando in strada, con rabbia, il diritto ad un'istruzione e a un futuro diversi, contra -
stavano l'idea che 8 potenti potessero decidere il destino di interi popoli. A Torino, il 19 maggio 2009, in occasione del G8 dell'Università, ci fu una partecipatissima manifestazione nazionale degli studenti, che da tutta Italia si erano radunati per assediare i grandi del mondo e denunciare la distruzione dell'Università pubbli
ca in atto da anni e la trasformazione di una Università-Azienda, funzionale solo ad esigenze di profitto e di
mercato, che seleziona i saperi utili alle imprese, immiserendo la formazione e la ricerca, precarizzando il lavoro
universitario ed espellendo ricercatori, docenti e studenti non subordinati alle logiche aziendali. Era il 9
luglio del 2009 quando la procura del di Torino ordinò l'arresto di 21 persone, per gli scontri avvenuti in
quella manifestazione; il pubblico ministero di Torino, che ha ordinato l'arresto, aveva motivando le misure
di custodia additando il pericolo di reiterazione dei reati, anche "in vista dell'imminente apertura dei lavori
del G8 dell'Aquila". Durante la conferenza stampa fu chiaro il tentativo d criminalizzare con quei 21 studenti
un'intera stagione di lotte. "Abbiamo indagato contro i violenti - spiegò il procuratore di Torino Giancarlo
Caselli -, non è intenzione della Procura colpire singoli gruppi politici o controculturali, ma video e foto di -
mostrano però che, poco prima di arrivare al Castello del Valentino, in 300 si coprono il volto con sciarpe,
caschi e cappucci, sollevano scudi di plexiglass e da un cassonetto, estraggono mazze, piccozze, fumogeni e
caschi". Contro questi arresti e le accuse di Caselli tutta l'Italia si mobilitò. A Palermo, in poche ore, si organizzò
un corteo spontaneo per chiedere l'immediato rilascio degli studenti arrestati. Circa 200 studenti e pre -
cari hanno sfilato per le vie del centro storico per chiedere la liberazione di 21 studenti arrestati.
Questi i motivi.

C'erano state denunce anche prima e processi, ricorsi, appelli. E tanti ce ne saranno, perché in situazioni
analoghe non resteremo a casa in silenzio, perché non rinunciamo alla politica fuori dalle lobbies di potere
e fuori dagli schemi, perché non vogliamo padrini, non mettiamo nel cassetto dei ricordi una prassi politica
antagonista che rivendica le strade e le piazze come luoghi di contro-informazione e conflitto, perché
non rinunciamo a gridare davanti i Cie-lager, i Cara o le carceri o a prendere posizione contro lo sfruttamento
del lavoro, contro le politiche di distruzione dello stato sociale e contro ogni forma di riduzione delle libertà
sindacali.

Verranno altre denunce e altre condanne, perché non siamo rimasti in silenzio dal 2009 ad oggi e
perché neanche a questo giro abbiamo intenzione di fermarci, anzi continueremo a rivendicare il diritto al
reddito, al salario, alla libertà di circolazione, cosi come continueremo a scendere in piazza contro le guerre
di aggressione imperialista, non smetteremo di presidiare la nostra terra per liberarla dall'occupazione indegna
delle basi militari, visto che sogniamo un mediterraneo di pace.

In sintesi, continueremo a fare politica, anche e soprattutto quando non saremo autorizzati dal potere.
Continuiamo, perché non siamo sol@, in questo anni non lo siamo mai stat@ e la solidarietà di compagne
e compagni ci ha difeso e protetto. E oggi quella solidarietà la chiediamo ancora una volta (e forse ...
non sarà l'ultima), una solidarietà concreta per sostenere le gravose spese legali; siamo determinat@ e ottimi -
st@, perchè, anche se siamo un pò invecchiat@ e incasinat@ da assurde vite precarie, ci ostiniamo a costrui -
re concrete alternative sociali, politiche e sindacali.

http://www.forumpalestina.org/news/2010/Gennaio10/26-01-10CresconoAdesioniBDS.htm
http://www.forumpalestina.org/news/2010/Marzo10/30-03-10GiornataTerra.htm
http://www.forumpalestina.org/news/2009/Aprile09/ResocontiBDS/ResocontiBDS_Palermo.htm
http://www.forumpalestina.org/news/2010/Marzo10/30-03-10GiornataTerra.htm
http://www.infoaut.org/index.php/blog/saperi/item/5737-g8-university-summit-non-passa-il-teorema-sparagna
http://ondanog8.blogspot.it/2009/05/comunicato-stampa-cobas.html
http://www.officinarebelde.org/

Commenti