1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

LAMPEDUSA, NICOLINI: “LE IMMAGINI DEL TG2 CONFERMANO, DOBBIAMO CAMBIARE IL MODELLO DI ACCOGLIENZA”

Legacoop Sicilia ha dato indicazione ai soci di 'Lampedusa accoglienza', la Coop che gestisce il centro per migranti, "di rimuovere e rinnovare il management attuale e di avviare immediatamente una migliore organizzazione con altre professionalità". La decisione presa dopo il video del Tg2 sul trattamento riservato agli immigrati dell'isola."Urgente riacquistare dignità per i migranti e per il nostro Paese. Sono mesi che il Comune, gli operatori delle Ong, i giornalisti di tutto il mondo, denunciano le condizioni incivili e disumane del Centro. Nemmeno il naufragio del 3 ottobre è servito a riconsiderare il suo utilizzo, prevedendovi la sosta temporanea dei migranti con trasferimenti rapidi verso la terraferma"
Lampedusa, 18 dicembre 2013 “Basta perdersi in sterili dispute verbali, occorre dimostrare indignazione con i fatti, cominciando dall’assumersi, tutti, la responsabilità di cambiare radicalmente il sistema dell’accoglienza in questo Paese. Perché profonda vergogna dobbiamo provarla certamente per l’oscenità delle docce disinfettanti a cielo aperto, ma anche per il sovraffollamento del Centro, per i morti dei naufragi e perché ancora oggi obblighiamo queste persone a chiedere asilo politico imbarcandosi su natanti lanciati alla deriva nel canale di Sicilia”. Così il sindaco di Lampedusa commenta le reazioni al servizio del tg2 che ha mostrato al mondo le operazioni sanitarie anti scabbia all’interno del Centro di primo soccorso e accoglienza sull’Isola.

“Sono mesi che il Comune, gli operatori delle Ong, i giornalisti di tutto il mondo, denunciano le condizioni incivili e disumane del Centro. Nemmeno il naufragio del 3 ottobre è servito a riconsiderare il suo utilizzo, prevedendovi la sosta temporanea dei migranti con trasferimenti rapidi verso la terraferma. L’Europa ha dato centinaia di milioni di euro al nostro Paese per migliorare l’accoglienza – conclude il sindaco - ma, come ha dichiarato oggi la commissaria Cecilia Malmstrom, se non saremo in grado di ripristinare umanità e decoro, verremo sanzionati. Nell’agenda del 2014 il Parlamento deve inserire tra le priorità la revisione della legge Bossi-Fini-Maroni e pianificare la spesa dei fondi che ci ha dato l’Unione Europea con efficienza, trasparenza e partecipazione degli enti locali sul cui territorio si trovano le strutture destinate ai migranti”.

La Ue "ha già cominciato un'indagine" su quanto avvenuto nel centro di accoglienza di Lampedusa, dopo le immagini che mostrano molti migranti nudi in un cortile, "innaffiati" di benzoato di benzina come antiparassitario. Così la commissaria Ue Malmstrom che definisce "spaventose e inaccettabili" le immagini:"Non esiteremo ad aprire una procedura d'infrazione per assicurarci che gli standard Ue siano rispettati", dice, "assistenza e sostegno sui flussi migratori solo se l'Italia garantisce condizioni umane e dignitose"

“Esprimo indignazione per lo spregevole trattamento subito dagli ospiti del centro di Lampedusa, che poco risponde alle intese previste dal nostro Paese in materia di accoglienza e di rispetto della persona e dei diritti umani. Ciò svilisce , altresi, la disponibilità all’assistenza ed al soccorso manifestata dalla comunità lampedusana durante le emergenze sbarchi avvenute negli ultimi mesi ed anni. Sollecito, inoltre, la necessità che si faccia chiarezza sull’accaduto al fine di evitare il ripetersi di
indegni trattamenti agli emigrati all’interno del centro, durante le fasi di prima accoglienza “. Lo ha dichiarato il deputato regionale di Voce Siciliana, l’On. Michele Cimino.

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