Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

LAMPEDUSA: NOMINATO IL NUOVO A.D. MA NESSUNA RESCISSIONE CON 'LAMPEDUSA ACCOGLIENZA SRL'

Palermo, 23/12/2013 - Oggi alle ore 9,30 nel saloncino di Legacoop Sicilia si è tenuta una conferenza stampa per fare il punto sulla commissione d’indagine e sulle altre azioni messe in campo dopo il video shock sul centro di prima accoglienza di Lampedusa trasmesso dal Tg2 alcuni giorni fa. L’incontro con la stampa è servito anche a presentare il nuovo amministratore unico scelto da LegacoopSociali per guidare “Nuova Lampedusa Accoglienza srl” dopo le dimissioni del Cda, seguite alla richiesta di rimozione fatta da Legacoop Sicilia.
Alla conferenza stampa saranno presenti: il presidente regionale di Legacoop Elio Sanfilippo, la responsabile di LegacoopSociali Sicilia Angela Maria Peruca e il nuovo amministratore unico.

"Sono in contatto con il ministero degli Interni riguardo all'ipotesi di risoluzione unilaterale del contratto con 'Nuova Lampedusa Accoglienza'. Ad oggi non mi risulta che ci sia un provvedimento, e cioè che la società abbia ricevuto una comunicazione formale". L'ha detto il neo amministratore unico della società aderente a Legacoop Sicilia che gestisce il Cpa dell'Isola delle Pelagie, Roberto Di Maria.

Lo scorso 18 dicembre era stato dato mandato a LegacooopSociali Sicilia di istituire una commissione d’indagine conoscitiva. "Abbiamo chiesto alle cooperative socie di Lampedusa Accoglienza di rimuovere e rinnovare l’attuale management”, ha detto il presidente di Legacoop Sicilia Elio Sanfilippo, turbato “dalla vicenda ma anche dalle strumentalizzazioni interessate messe in circolo in queste ore”. Il video shock trasmesso dal Tg2, ha sconvolto anche lui. Così questa mattina ha convocato la presidenza e redatto un documento di condanna dell’accaduto.

Presidente Sanfilippo, prima ancora dell’esito della commissione d’indagine avete chiesto un segnale chiaro alle cooperative che fanno parte di Lampedusa Accoglienza: la rimozione immediata del management. Come mai?

“Non c’è dubbio che quanto è accaduto è distante dall’etica della cooperazione. La vicenda, tra l’altro fa a botte vistosamente con gli apprezzamenti e gli attestati di benemerenza che Lampedusa Accoglienza ha ricevuto anche in occasione della visita del Santo Padre. Bisogna pretendere, pertanto, un segnale chiaro da parte delle cooperative e dare un segnale chiaro a chi ci guarda. Dunque a nostro parere va rimosso il management e va rimosso quel personale che non si è dimostrato all’altezza di un compito delicato come quello dell’accoglienza nel rispetto delle persone”.

"Bisogna evitare che si guardi solo alla superficie dei problemi - aveva detto sanfilippo - e che ci si indigni solo di fronte a determinati episodi e poi torna tutto come prima. Quello che è mancato finora in Europa, nel nostro Paese ma anche in Sicilia che, da “cuore” del Mediterraneo dovrebbe avere uno sguardo più attento alle dinamiche migratorie, è una politica strutturale sul fenomeno. E invece, si va avanti sull’onda delle emergenze.
A cosa si riferisce?

"Alle scelte politiche, all’organizzazione logistica, a tutto. E’ brutale quanto si vede nel video ma è altrettanto brutale e scandaloso il fatto che dopo l’incendio che oltre due anni fa ha distrutto gran parte del Centro di accoglienza di Lampedusa, non siano stati fatti lavori di ripristino, costringendo i migranti a condizioni di vita difficili e chi opera nel centro a lavorare senza le condizioni logistiche per assolvere pienamente all’accoglienza delle persone. Queste cose è ora di dircele in faccia passando dall’indignazione alla costruzione di modelli nuovi e di trasformazioni strutturali".

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