1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

LICEO DI PATTI OCCUPATO, PER “ESSERE ASCOLTATI, NON SENTITI!”

Essere ascoltati, non sentiti!
Patti (Me), 20/12/2013 - Gli studenti del Liceo Vittorio Emanuele III di Patti, esprimono così la loro indignazione nei confronti di questa società che troppo spesso ignora i loro disagi. Da oltre cinquant’anni si richiede una nuova architettura per la sezione del Liceo Scientifico, ma le autorità hanno temporeggiato sin dall’inizio sottovalutando la grave situazione della struttura fatiscente.
Amareggiati da questi comportamenti, i ragazzi inseguito a varie forme di protesta, quali cortei e incontri con le istituzioni, sono giunti, come precedentemente verificatosi, all’occupazione del plesso di contrada Rasola.

Non sono state le solite rivendicazioni a far prendere posizione agli studenti, ma è stata anche una “presa di posizione netta contro un governo regionale sordo. Lo stesso presidente della Regione si è assentato al termine della manifestazione pomeridiana del 2 dicembre, svoltasi in piazza Duomo, dove gli studenti, assieme ad Antonio Ingroia, supervisore giuridico, avevano espresso il desiderio di presentare al governo regionale i titoli della Costituzione degli Studenti siciliani.

Un’assenza che ha fatto scaturire l’indignazione decisa da parte delle scuole che hanno deciso di intraprendere una strada di protesta più dura, più incisiva”; inoltre gran parte dei liceali hanno aderito alla protesta nazionale poiché il diritto allo studio è diventato un privilegio che poche famiglie possono ancora garantire ai propri figli, per via degli innumerevoli tagli alla scuola pubblica. Sono stati messi da parte perché ancora troppo giovani per capire come girano le questioni nelle grandi sale dei grandi palazzi: GIOVENTÙ BRUCIATA li hanno definiti e continuano a farlo, non capendo che in realtà oggigiorno la gioventù di questi ragazzi la stanno bruciando loro.

Francesca Ricciardello, Giulia Convertino, Thimea Armenio

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