Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

REGIONE SICILIANA: ALL’USCIERE 7 MILA EURO AL MESE, IL DOPPIO DI UN PRESIDE...


Il doppio di quando prende un preside siciliano. Lo denuncia il governatore Crocetta. È come se un bidello prendesse il doppio dello stipendio del suo dirigente rovesciando la piramide retributiva
 Palermo, 05/12/2013 - La casta dei funzionari e dei dipendenti regionali della Sicilia non obbedisce ad alcuna logica se non a quella della corruzione della politica che ha rifilato privilegi e bonus a tutti i suoi portaborse saccheggiando le casse della sgangherata regione.
Questa denuncia shock sui costi assurdi della politica parte direttamente dal governatore Crocetta. Parlando alla trasmissione ‘Matrix’ ha affermato: “Questo Parlamento regionale è chiaro che deve rivedere le spese, io alla Regione ho ridotto del 20% le indennità dei dirigenti. All’Ars invece il segretario generale guadagna 600 mila euro all’anno e un usciere riceve fino a 7 mila euro al mese, più del presidente della Regione”.

Crocetta ancora incalza “non è tanto il costo del deputato” a incidere sulla spesa dell’Assemblea, ma quello della burocrazia. “Io ho potuto tagliare i costi alla Regione ma non posso farlo all’Ars, perché ha una sua autonomia”, ha aggiunto. Il governatore ha poi fatto cenno allo scandalo della formazione professionale, sottolineando che “se ne vedranno delle belle” quando le indagini avviate da diverse Procure siciliane accerteranno quanto denunciato dalla sua giunta. E come esempio di quanto accadeva nel settore, Crocetta ha citato la sede del Ciapi a Buenos Aires, “utilizzata come luogo di prostituzione”. “Quasi tutta la politica è coinvolta nella formazione - ha accusato - anche se non tutti i politici, questo è importante dirlo”.

Sentiamo di urlare l’indignazione di tutti i dirigenti scolastici della Sicilia di fronte a simili aberrazioni della classe politica della nostra isola e di fronte a un sindacalismo becero e colluso che ancora ritiene di difendere i diritti acquisiti di questi privilegiati che hanno lucrato nel passato e continuano indisturbati a godere del vantaggio accumulati nel servilismo alla classe politica.

Buttafuoco ha di recente sostenuto in un suo famoso editoriale che l’unico sbocco a questo punto è quello di commissariare la Regione Sicilia con un generale dei Carabinieri del Nord per fare una pulizia drastica e radicale considerata l’incapacità della Regionale ad autoriformarsi.

Dinanzi al blocco di tutti i finanziamenti dovuti alle scuole siciliane a cominciare dal fondo di funzionamento e a finire ai buoni scuola e ai buoni libro e alla manutenzione, i dirigenti scolastici vengono lasciati soli a gestire il servizio pubblico di istruzione, cosa che fanno con spirito di servizio e abnegazione, senza alcun riconoscimento economico morale e professionale. Si eroga con i fondi europei del PAC ex FAS un contributo a perdere di 36 milioni di euro ai 1.800 sportelli della formazione professionale assunti dai politici siciliani negli anni bui del saccheggio della Formazione Professionale allorquando il CIAPI utilizzava anche una sede a Buenos Aires, “come luogo di prostituzione”.

E i presidi siciliani sono costretti a ricorrere ai tribunali per avere riconosciuta la perequazione stipendiale interna ed esterna rispetto agli emolumenti erogati ai dirigenti della Regione e degli Enti Locali che riescono ad incassare anche sino a 30.000 euro come indennità di risultato.
Che cosa bisogna fare per avere riconosciuta la equiparazione retributiva sia della posizione sia del risultato con tutte le altre dirigenze del Pubblico Impiego?

Basteranno i ricorsi già attivati con la magistratura dell’isola?

Salvatore Indelicato
Preside dell’ITI Cannizzaro di Catania
Vicepresidente regionale ASASI

Commenti

  1. A questo punto l'indignazione non solo non basta ma fa anche ridere. Inun paese civile ,che ovviamente non è il nostro nel caso specifico, dovremmo vedere intervenire
    immediatamente con quota carabinieri della Procura di Palermo , si da sospendere
    sul colpo l'elargizione di tale tangente poiché,è evidente trattasi di una tangente che non si sa in quale circostanza tale "bidello" è riuscito ad ottenere.
    Tommaso F.A. Spada
    da Milano li 5 dicembre 2013

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.