Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

TESEOS MESSINA: VANNO AVANTI LE PROCEDURE DI LICENZIAMENTO DI 100 LAVORATORI

Cisl Fp: “Niente sconti per arretrati e spettanze dei lavoratori. L’asp dovra’ farsi garante per la continuita’ occupazionale”
Messina, 6 dicembre ’13 – “Dobbiamo prendere atto che, purtroppo, ogni tentativo di revocare la procedura di licenziamenti degli oltre 100 lavoratori della riabilitazione in forza alla Teseos, è stato vano.
Oggi si aggiungono i preavvisi di licenziamenti per i lavoratori della Cooperativa Rigenera.”. È amaro il commento di Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica, al termine dell’incontro all’Ufficio Provinciale del Lavoro di Messina al quale erano stati convocati Asp e SSR per, alla luce del nuovo assetto societario che dal primo gennaio smonta e sostituisce il sistema pubblico privato, impegnarli sul fronte della garanzia occupazionale.

“Purtroppo - aggiunge Emanuele - l'Asp, al di là dell'aggiudicazione provvisoria delle quote al consorzio Sisifo, non ha ancora completato la procedura di vendita del 51% delle quote. Ma, chiusa negativamente la procedura di licenziamento, chiameremo adesso in causa l'Asp che comunque dal 1 gennaio dovrà dare continuità al servizio”.


Per la Cisl Fp la soluzione è “il passaggio diretto dei lavoratori, sia pure in linea provvisoria nelle more del passaggio definitiva, alla SSR che, se pur cambia l'assetto di fatto ancora è titolata ad assumere impegni. Questo consente di dare certezza ad utenza e lavoratori”.

Altro aspetto non meno importante, anzi urgente e necessario, sottolineato da Calogero Emanuele al tavolo, è quello legato alla definizione dei tempi e dei modi per il pagamento di tutte le spettanze dei lavoratori dovute dalla Teseos: “Mancano – ha evidenziato – gli arretrati dal mese di luglio, il trattamento di fine rapporto e indennità varie legate al licenziamento”.

Per questo il sindacato ha chiesto un incontro da tenersi sempre all’Ufficio Provinciale del Lavoro e già convocato dal direttore De Francesco per il 19 dicembre. “In quella sede – conclude Emanuele – la Teseos dovrà presentarsi con tutti i calcoli delle spettanze ancora dovute ai lavoratori e con una proposta immediata di pagamento, almeno di parte. Su questo non concederemo sconti e deroghe”.


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