1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

ALESSANDRA SIRAGUSA, IL RICORDO DI GUIDO DI STEFANO: "PAGAVA LA GRANDE VISIBILITA'"

Ho conosciuto Alessandra Siragusa negli anni ‘90 quando Mario Barreca, allora Provveditore agli Studi, mi portò da Lei. Era il periodo in cui si organizzava quella splendida iniziativa di “Palermo apre le porte - la Scuola adotta un monumento”. Alessandra, allora Assessore alla P.I., conosceva e seguiva tutti i dettagli, con il suo stile, uno stile che, in ogni campo, la portava a sedersi con i tecnici, a chiedere chiarimenti ed a decidere con cognizione di causa. Con quella iniziativa puntava, oltre agli ovvi valori culturali e didattici, a fare si che la Scuola si riappropriasse del territorio affinché non venisse considerata come un corpo estraneo, come succedeva e, purtroppo, ancora succede in certe zone.
Per me allora iniziò una collaborazione istituzionale e poi personale che non si è più interrotta. Era l’Assessore della Scuola e seguiva tutti i settori dell’amministrazione comunale che coinvolgevano la Scuola stessa e finiva così quell’infinito rimbalzo di competenze che è ben noto agli operatori scolastici. Le sue iniziative erano molteplici a cominciare da tempo d’estate che ebbe grande successo. Alessandra da assessore lottò sempre perché i fondi destinati alle scuole fossero, pur nelle compatibilità generali, adeguati e di solito ci riusciva anche se, talora, pagava la grande visibilità.

Quando nel 1975 io entrai nell’Amministrazione Scolastica, le scuole dell’obbligo erano, per la maggior parte, in locazione, quando Lei lasciò la carica, avendo proseguito l’opera dei Commissari straordinari al Comune ed alla Provincia, il rapporto affitto proprietà si era invertito e solo il 25% delle scuole erano in locali di edilizia scolastica impropria. In tutti quei casi nei quali, pur con alternative non sempre agevoli, era possibile assicurare il servizio scolastico in locali di proprietà, fece disdire le locazioni vincendo una battaglia che tendeva ad eliminare del tutto quel fenomeno che, negli anni della speculazione edilizia, aveva visto prevalere gli affitti sulle nuove costruzioni. Cessata dalla carica anche quel modello organizzativo, che era risultato vincente, venne rapidamente meno.

Negli anni 2000 avendo vinto in altra regione il concorso a cattedra fu meno presente, ma prima con Emily poi come consigliera del Ministro Fioroni, non si tirò mai indietro in tutte le battaglie che riguardavano la scuola. Attività che proseguì da deputata nazionale dimostrando cosa può fare chi nella vita abbraccia con convinzione una via. Alessandra si impegnava con passione e con tenacia in tutto ciò in cui credeva e se non “vinceva una battaglia” ne iniziava subito un’altra e, facendo un bilancio, non credo che abbia perso nemmeno la battaglia finale, se consideriamo che ha dimostrato ad una società di scettici e di disillusi che si può ancora fare politica con i fatti e non solo con le parole.

Guido Di Stefano,
già Provveditore agli Studi di Palermo
e Direttore Generale dell’USR della Sicilia

Commenti