Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ANTONIO BASSOLINO E “LE DOLOMITI DI NAPOLI” AL FELTRINELLI POINT MESSINA


Antonio Bassolino e “Le Dolomiti di Napoli” il 19 gennaio al Feltrinelli Point Messina: “Necessaria una nuova attenzione per Il sud. Si riparta dalla politica e dalla cultura”. All’incontro il Presidente Ars Giovanni Ardizzone, Angela Bottari e Francesco Forgione
Messina, 17/01/2014 - – “E’ la terza fase della mia vita. La prima, anni ’70 e ’80, è stata la fase del primato della politica, facevo politica come si faceva allora, in modo assoluto, come oggi non si immagina.
In quegli anni sono stato dirigente politico, prima segretario del Pci a Napoli, poi componente della segreteria nazionale del Pci e poi di quella del Pds. La seconda fase è stata quella istituzionale. Sei anni e mezzo da sindaco di Napoli, l’esperienza più bella, e poi dieci da presidente della Regione Campania, momenti bellissimi e momenti difficilissimi, come quelli degli ultimi anni alla Regione. Dal 2010 ha avuto inizio la terza fase, non ho né incarichi politici né incarichi istituzionali. Scopro che oltre la politica c’è tutto un mondo. E mi consento di parlare anche di fatti ed episodi personali, come non avrei fatto fino a qualche anno fa”.

Non a caso il sottotitolo de Le Dolomiti di Napoli (Marsilio Editore) di Antonio Bassolino recita “Racconti di politica e di vita”, “con i racconti di vita che hanno almeno la stessa importanza di quelli di politica”, a volte anche di più”, come dice l’autore. Antonio Bassolino sarà al Feltrinelli Point Messina domenica 19 gennaio alle ore 18 in un incontro a più voci che vedrà la partecipazione anche dei politici Angela Bottari (Partito democratico) e Francesco Forgione (già Prc, oggi Sel) e del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone.
Racconta proprio Ardizzone di aver sentito in tv Bassolino parlare del suo ultimo libro, di averlo letto e di esserne stato molto colpito. “Viene fuori – dice – una straordinaria ‘profondità di campo’ sia nel riferimento all’uomo politico sia – ed è stata la cosa che mi ha particolarmente interessato – nel riferimento alla umanità, alla vita quotidiana. Bassolino cioè recupera il senso della vita personale e nel farlo cuce le esperienze, mai togliendo valore a quella politica, ma bene inserendola in una ‘avventura del vivere’ complessiva. A Bassolino, peraltro, riconosco di aver fatto bene il sindaco di Napoli, di avere lavorato per la sua terra. L’incidente giudiziario da cui poi è uscito assolto è stato la causa, però, del suo allontanamento dalla ribalta politica vera e propria. Da Presidente Ars trovo opportuno, anzi necessario, sottolineare che non bisogna generalizzare. Considero un errore di prospettiva quello di avversare la politica in quanto tale, bisogna invece discernere caso per caso, e stare lontano dai giudizi generici. Altrimenti, da cittadini, si rinuncia al proprio ruolo”.

Dal terremoto dell’80 in Irpinia al rapporto con San Gennaro, Le Dolomiti di Napoli racconta i percorsi di una vita, e le passioni di Bassolino: i gatti, per esempio; ma soprattutto i tre nipotini, “ai quali – dice l’autore - dedico quel tempo che non ho saputo dedicare ai miei figli, che crescevano mentre io ero interamente impegnato nella politica”. E la montagna, le scalate in montagna, le discese, “una metafora perfetta”.
Questa sua terza fase si colora insomma di entusiasmo e mai trascura la partecipazione attiva. “Naturalmente continuo a fare la politica, ma dal versante culturale, grazie alla Fondazione Sudd che dirigo e con la quale svolgiamo riflessioni importanti su Napoli e sul Mezzogiorno”.

Ecco, è l’interesse per il Mezzogiorno, la volontà di promuovere “una nuova attenzione per questo Sud che è rimasto molto fuori dall’agenda politica del Paese, e spesso sia con i Governi di sinistra che con quelli di destra”, la “leva” prima che muove oggi Bassolino. “Anche perché per il Mezzogiorno è certamente indispensabile una politica diversa da parte dei partiti, ma è indispensabile altrettanto la cultura. Si può ripartire dalla cultura. Servono i libri”.
Il suo, d’altronde, è un libro che “sorprende i lettori, sorprenderà anche quelli di Messina”. E se l’incontro con i lettori è la priorità, “è un fatto importante, a cui tengo molto anche la possibilità che le presentazioni del libro mi stanno dando di riprendere tanti rapporti”. Il giorno dopo la presentazione a Messina, Bassolino presenterà Le Dolomiti di Napoli a Catania, con il sindaco Enzo Bianco.

Commenti

  1. PER ME BASSOLINI SARA' SEMPRE UN GRANDE UOMO POLITICO, LO STIMO MOLTO ANCHE DAL PUNTO DI VISTA UMANO .

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