1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

BEPPE ALFANO, LUMIA (PD): : “LA COSTITUENTE ANTIMAFIA È IL MODO MIGLIORE PER RICORDARLO”

Roma, 8 gennaio 2013 - “Lancio un appello al Parlamento e a Letta: una sessione in Parlamento dedicata alla lotta alle mafie. Una sorta di 'costituente antimafia'. Dedicare tre settimane a questo tema per approvare tutti quei provvedimenti, dall'autoriciclaggio all'aumento delle pene, che ci farebbero fare un salto di qualità e ci consentirebbero di passare dall'antimafia del giorno dopo a quella del giorno prima. È questo il modo migliore per far memoria viva di Beppe Alfano e di coloro che hanno dato la vita per la legalità”.
Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, ricordando il giornalista ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) l'8 gennaio del 1993.

“Beppe Alfano – aggiunge – ha avuto il coraggio e la capacità di svelare l'alto valore criminale della provincia di Messina ed in particolare di Barcellona Pozzo di Gotto, una realtà mafiosa per molti anni sottovalutata. Alfano ha raccontato gli affari delle cosche e aveva intuito la presenza nel territorio del boss latitante Santapaola”. “Ancora oggi – continua Lumia – bisogna fare piena luce sul suo omicidio. Dopo la condanna di Rosario Pio Cattafi, testimone di nozze del mandante, il boss Gullotti, c'è bisogno di un lavoro di scavo per fare chiarezza sul sistema di relazioni tra Cosa nostra, le istituzioni, gli apparati deviati dello Stato”.
“Sono accanto – conclude Lumia – a Sonia Alfano e all'avvocato Fabio Repici e continuerò insieme a loro a battermi perchè la giustizia vada fino in fondo”.

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