Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

CERRETI (MLI): LETTERA APERTA ALL’ARS SU SOPPRESSIONE PROVINCE NON DEFINITI CONSORZI DEI COMUNI

Al Presidente della I commissione Affari Istituzionali all’Assemblea Regionale Siciliana onorevole Antonello Cracolici ed ai componenti della Commissione onorevoli Alice Anselmo, Vincenzo Figuccia, Salvatore Siragusa, Francesco Cappello, Michele Cimino, Antonino D'Asero, Santi Formica, Antonio Malafarina, Gianluca Antonello Miccichè, Giuseppe Milazzo, Giovanni Panepinto, Francesco Rinaldi, Paolo Ruggirello, Edmondo Tamajo
Messina, 22 gennaio 2014 - Ill.mi onorevole Presidente e componenti della Commissione, la seguente per offrirvi ulteriore spunto di riflessione, in considerazione dell’attuale ordine dei lavori dell’Ars, che prevede la valutazione della discussa proposta di soppressione delle Province regionali Siciliane, che dovrebbero lasciare posto a “dibattuti” e non definiti Consorzi dei Comuni. Doveroso, innanzitutto ringraziare l’Assemblea Regionale Siciliana, per aver scongiurato a fine dicembre 2013, il tentativo governativo del commissariamento “sine die” degli Enti provinciali, che avrebbe inevitabilmente prolungato l’agonia di una struttura pubblica di cui ad oggi non si conosce l’effettivo destino, ad agio solo ed esclusivo del Governo, palesemente incapace di dar seguito ai propri propositi mediatici e populistici ed ai fortunati commissari.

Indiscutibile in questi anni, l’assurda caccia alle streghe portata avanti mediaticamente contro la politica ed i suoi costi, che ha indotto diversi partiti ad individuare come male estremo e causa di ogni sperpero gli Enti di secondo livello o intermedi sul territorio nazionale, ovvero le Province.

Ma la realtà che viene consegnata agli Italiani ed ai Siciliani, a distanza di quasi un anno dall’inizio del processo di soppressione delle Province in campo nazionale, è completamente diversa dalle previsioni originarie e presenta un quadro della situazione del paese e della nostra Regione tutt’altro che rassicurante, con risparmi minimi prodotti dall’eliminazione delle spese istituzionali a danno di una gestione antidemocratica e socialmente non valida della Cosa Pubblica e degli interessi dei cittadini, ed una gestione attuale paragonabile a sterili feudi con reggenti non sempre all’altezza del ruolo e delle situazioni.

Un esempio eclatante di quanto affermato riguarda i servizi esternalizzati dalle Province Siciliane e su tutti il servizio di trasporto ed assistenza degli studenti disabili di Messina e della sua provincia che subisce l’odiosa decisione della riduzione dei costi che ha prodotto oltre 60 licenziamenti, una cospicua riduzione del finanziamento con conseguenti disservizi nello svolgimento del trasporto disabili da parte delle ditte aggiudicatrici per mancanza di personale. Tutto ciò genera l’imbarazzo di un servizio inefficace provvisto di pulmini con autista ma, non sempre, coadiuvati dall’importantissima figura degli operatori sociali, assistenti a bordo dei mezzi, fondamentali per la sicurezza e l’incolumità pubblica e dei giovani alunni portatori di handicap.

Quando viene meno il consenso popolare nella scelta dei soggetti istituzionalmente preposti alla guida della Cosa Pubblica, diventa facilissimo incappare in provvedimenti impopolari e che in alcun modo tengono realmente in considerazione il bene pubblico e le necessità del suo territorio ed alcun peso assumono le rimostranze di sindacati e popolazione che vengono snobbati dalle istituzioni preposte, in alcuni casi nemmeno ricevuti dal “Reggente” della Provincia Regionale di Messina.

Ma la democrazia di figure elette dal popolo, quali Voi siete, avrebbe mai consentito per evitare l’eventuale sforamento del patto di stabilità, di eludere obblighi costituzionali e di affossare le economie di tante famiglie e massacrare moralmente i lavoratori oggi disoccupati, esponendo tra l’altro a seri rischi servizi ed utenza e con nessun beneficio ??

La risposta è scontata, e proprio su esempi del genere ed in un momento talmente delicato e preoccupante per le sorti della nostra Regione, che nasce l’idea di rivolgerci alla Vostra onorevole Istituzione, nella speranza che qualsiasi decisione venga presa e portata avanti, non sia frutto di accordi partitici di maggioranza o di convenienze mediatiche, ma solo ed esclusivamente genitura di un’attenta riflessione, oggi coadiuvata da mesi di prove generali, che consegnano le Province regionali Siciliane, già consorzi di Comuni per statuto, come Enti intermedi di fondamentale interlocuzione per il territorio a tutti i livelli.

Roberto Cerreti

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