Palermo, 4 gennaio 2014 - “All’economia siciliana non batte più il cuore serve che la finanziaria abbia norme shock da defibrillatore per farlo ripartire. Non è immaginabile come l’attenta analisi del servizio statistica della Regione abbia fotografato il biennio 2012/2013, registrando un calo del Pil pari al – 6,5%, il più basso su media nazionale e tra le regioni del mezzogiorno. Nel 2013 sono stati persi 13 mila posti di lavoro in agricoltura e 38 mila nel commercio e, da oggi, con l’ avvio dei lavori d’Aula sulla legge di stabilità ed il bilancio regionale per il 2014, bisogna intervenire drasticamente
persbloccare i lavori pubblici e sostenere con estrema urgenza la creazione dinuovi posti di lavoro per rispondere ai 3.513.000 disoccupati siciliani”. Lo ha dichiarato il deputato regionale di Voce Siciliana, l’On. Michele Cimino.
Nei giorni scorsi il presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, on. Giavanni Ardizzone, in materia di sprechi e sotterfuggi era intervenuto sulla faccenda delle 'colf': "Escludo che si possano stipulare contratti per colf all'Ars. Anche perché, oltre che eccessivo, sarebbe ridicolo. Ho chiesto spiegazioni all'onorevole Alice Anselmo. Mi ha assicurato che si tratta di contratti per assistente personale amministrativo e addetto di segreteria. Pertanto, l'ho invitata a dare, immediatamente, pubblica contezza dei contratti, evitando sterili e inutili polemiche su argomenti inesistenti", afferma, in una nota, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.
"Alla vigilia dell'avvio della discussione sulla legge di stabilità e il bilancio regionale per il 2014 - osserva - invito, tutti i deputati a concentrarsi sugli impegni d'Aula, certamente più importanti per lo sviluppo della nostra Isola".
Tornando ai lavori d'Aula all'Ars di Palermo, in apertura della seduta del 4 gennaio l'on. Dina, presidente della Commissione e relatore di maggioranza ha detto: "La manovra di finanza pubblica che si propone al
l’Aula si dispiega in una fase critica per le finanze regionali, che risentono degli effetti della difficile congiuntura economica, della perdurante crisi dell'eurozona e delle correlate politiche di rigore e di equilibrio di bilancio collegate all'esigenza di garantire una rigorosa azione di contenimento della spesa pubblica, al fine di conseguire gli obiettivi che il Paese si è impegnato a raggiungere in sede europea. La manovra si propone nel medio periodo due obiettivi:
a) la riqualificazione della spesa in termini di maggiore equità sociale, attraverso anche una rigorosa rivisitazione dei meccanismi interni e di lotta agli sprechi;
b) il rilancio della crescita e dello sviluppo con la Regione chiamata ad agire in funzione di supporto alla domanda sociale e nel contempo obbligata a ristrutturare l'offerta della propria azione.
Commenti
Posta un commento
NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.